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Subentro leasing
Subentro leasing
Come funziona il subentro leasing, cioè la possibilità che in un contratto di leasing un utilizzatore possa essere sostituito da un altro prima della scadenza in modo da non interromperlo. Non tutti sanno, infatti, che nel contratto di leasing spesso viene prevista la possibilità che nel corso della durata del periodo di leasing un utilizzatore possa non avere più bisogno del bene oggetto del contratto e che possa essere sostituito da un altro soggetto; in questo modo, si evita all'utilizzatore che ha firmato di dover pagare per un bene che non utilizza più, oppure di sostenere le spese relative alla chiusura del contratto prima della scadenza indicata.
Risulta assai più conveniente sia per l'utilizzatore che per il concedente realizzare il subentro nel contratto di leasing invece di chiudere anticipatamente il contratto poiché, qualora venisse trovato un altro soggetto che sia disposto a subentrare in quel leasing, le spese sarebbero ridotte rispetto alla chiusura. Ma cosa significa subentrare in un leasing? Vuol dire che dopo un accordo tra le parti (concedente, utilizzatore e chi subentra) queste accettino il cambio del soggetto utilizzatore che una volta subentrato dovrà sostenere le spese relative ai canoni periodici da versare e rispettare tutte le clausole previste dal contratto iniziale. In questo senso, è fondamentale sottolineare che il subentro giova di più al primo soggetto utilizzatore che può non dover sostenere spese di chiusura anticipata del contratto di leasing. Ciò significa che in gran parte dei casi al subentro non corrisponde una modifica del piano di ammortamento del leasing, anche se questo può essere richiesto dal soggetto subentrante che deve incontrare il parere favorevole del locatore, il cui unico interesse è quello di preservare il bene e ricevere le somme di denaro utili a consentire l'utilizzo del bene per cui il contratto di leasing è stato utilizzato.
Il nuovo utilizzatore acquisisce gli stessi diretti e doveri del soggetto che ha sottoscritto inizialmente il contratto, quindi dovrà pagare regolarmente le rate mensili come stabilito dal documento di leasing e far valere l'opzione di riscatto alla scadenza del contratto qualora volesse diventare proprietario del bene che ha utilizzato fino a quel momento ma era di proprietà del concedente. Il subentrante per poter acquisire diritti e doveri del primo utilizzatore deve versare a questo una cifra che gli permetta di poter effettuare la transazione, altrimenti l'utilizzatore si ritroverebbe a perdere tutte le rate versate fino a quel momento. Il prezzo che il subentrante deve corrispondere va calcolato sulla base del valore che il bene ha al momento del subentro dal quale si devono decurtare le cifre relative alle rate ancora da versare e il prezzo previsto per il riscatto. Tutti i calcoli devono essere compiuti prendendo in considerazione che le somme devono essere attualizzate, cioè devono tenere in conto la vita economica del bene.
Dato che le procedure di attualizzazione non sono molto semplici poiché ci sono vari indici da calcolare, è consigliato rivolgersi alla società di leasing per ottenere consulenza su come debbano essere aggiornate le cifre che erano state stabilite nel contratto iniziale di leasing.
Risulta assai più conveniente sia per l'utilizzatore che per il concedente realizzare il subentro nel contratto di leasing invece di chiudere anticipatamente il contratto poiché, qualora venisse trovato un altro soggetto che sia disposto a subentrare in quel leasing, le spese sarebbero ridotte rispetto alla chiusura. Ma cosa significa subentrare in un leasing? Vuol dire che dopo un accordo tra le parti (concedente, utilizzatore e chi subentra) queste accettino il cambio del soggetto utilizzatore che una volta subentrato dovrà sostenere le spese relative ai canoni periodici da versare e rispettare tutte le clausole previste dal contratto iniziale. In questo senso, è fondamentale sottolineare che il subentro giova di più al primo soggetto utilizzatore che può non dover sostenere spese di chiusura anticipata del contratto di leasing. Ciò significa che in gran parte dei casi al subentro non corrisponde una modifica del piano di ammortamento del leasing, anche se questo può essere richiesto dal soggetto subentrante che deve incontrare il parere favorevole del locatore, il cui unico interesse è quello di preservare il bene e ricevere le somme di denaro utili a consentire l'utilizzo del bene per cui il contratto di leasing è stato utilizzato.
Il nuovo utilizzatore acquisisce gli stessi diretti e doveri del soggetto che ha sottoscritto inizialmente il contratto, quindi dovrà pagare regolarmente le rate mensili come stabilito dal documento di leasing e far valere l'opzione di riscatto alla scadenza del contratto qualora volesse diventare proprietario del bene che ha utilizzato fino a quel momento ma era di proprietà del concedente. Il subentrante per poter acquisire diritti e doveri del primo utilizzatore deve versare a questo una cifra che gli permetta di poter effettuare la transazione, altrimenti l'utilizzatore si ritroverebbe a perdere tutte le rate versate fino a quel momento. Il prezzo che il subentrante deve corrispondere va calcolato sulla base del valore che il bene ha al momento del subentro dal quale si devono decurtare le cifre relative alle rate ancora da versare e il prezzo previsto per il riscatto. Tutti i calcoli devono essere compiuti prendendo in considerazione che le somme devono essere attualizzate, cioè devono tenere in conto la vita economica del bene.
Dato che le procedure di attualizzazione non sono molto semplici poiché ci sono vari indici da calcolare, è consigliato rivolgersi alla società di leasing per ottenere consulenza su come debbano essere aggiornate le cifre che erano state stabilite nel contratto iniziale di leasing.