Prestiti

Prestito vitalizio ipotecario banche
Per ottenere il prestito vitalizio ipotecario dalle banche aderenti è necessario rispettare i requisiti di età e valore dell’immobile fissati dalla nuova normativa in materia. Il prestito vitalizio ipotecario, o mutuo vitalizio, non è infatti una novità nel settore del credito italiano: tuttavia, recentemente alcune nuove norme ne hanno modificato alcuni elementi, ampliando in primo luogo i requisiti di età chi stabiliscono che ne possa fare richiesta. S prima infatti questo finanziamento poteva essere richiesto solo dagli over 65, oggi è disponibile per tutti coloro che abbiano più di 60 anni e rispettino le altre condizioni.
Il funzionamento del prestito vitalizio ipotecario è rimasto il medesimo: il proprietario di un immobile può fare richiesta di un finanziamento anche in tarda età, ponendo però la casa come garanzia del prestito. Questo avviene tramite l’apposizione di un’ipoteca sull’immobile. Essendo un prestito “vitalizio”, non è obbligatorio nessun rimborso, né il versamento di rate per tutta la durata della vita del beneficiario. In questo periodo, maturano però degli interessi, come nel caso di qualsiasi altro finanziamento. Tuttavia, la nuova normativa prevede di poter personalizzare le modalità di restituzione dell’importo, consentendo il rimborso in ogni momento oppure la rateizzazione degli interessi.
Il particolare funzionamento del prestito vitalizio potrebbe però pesare sugli eredi, che si potrebbero trovare a dover restituire la somma ricevuta in prestito dal beneficiario. In realtà, le nuove norme sono proprio intervenute per tutelare maggiormente gli eredi: questi ultimi possono scegliere se rimborsare il prestito contratto dai genitori e mantenere la proprietà dell’immobile, oppure, entro 12 mesi dalla successione, mettere in vendita la casa, rimborsare la banca e poi eventualmente intascare la differenza. La legge stabilisce comunque che il rimborso a carico degli eredi non può mai superare il valore commerciale dell’immobile al momento della successione (ossia il prezzo a cui sarà venduto dagli eredi, che così non potranno rimetterci).
Anche un altro requisito richiesto per ottenere il prestito vitalizio ipotecario dovrebbe aiutare gli eredi a non subire un ingiusto ricarico: il finanziamento è concesso infatti solo nel caso di immobili facilmente commerciabili e dal valore di mercato significativo, aspetti che saranno certificati da un perito. Infine, il finanziamento solitamente consente l’erogazione di una somma compresa fra il 15% e il 50% del valore dell’immobile.
Il funzionamento del prestito vitalizio ipotecario è rimasto il medesimo: il proprietario di un immobile può fare richiesta di un finanziamento anche in tarda età, ponendo però la casa come garanzia del prestito. Questo avviene tramite l’apposizione di un’ipoteca sull’immobile. Essendo un prestito “vitalizio”, non è obbligatorio nessun rimborso, né il versamento di rate per tutta la durata della vita del beneficiario. In questo periodo, maturano però degli interessi, come nel caso di qualsiasi altro finanziamento. Tuttavia, la nuova normativa prevede di poter personalizzare le modalità di restituzione dell’importo, consentendo il rimborso in ogni momento oppure la rateizzazione degli interessi.
Il particolare funzionamento del prestito vitalizio potrebbe però pesare sugli eredi, che si potrebbero trovare a dover restituire la somma ricevuta in prestito dal beneficiario. In realtà, le nuove norme sono proprio intervenute per tutelare maggiormente gli eredi: questi ultimi possono scegliere se rimborsare il prestito contratto dai genitori e mantenere la proprietà dell’immobile, oppure, entro 12 mesi dalla successione, mettere in vendita la casa, rimborsare la banca e poi eventualmente intascare la differenza. La legge stabilisce comunque che il rimborso a carico degli eredi non può mai superare il valore commerciale dell’immobile al momento della successione (ossia il prezzo a cui sarà venduto dagli eredi, che così non potranno rimetterci).
Anche un altro requisito richiesto per ottenere il prestito vitalizio ipotecario dovrebbe aiutare gli eredi a non subire un ingiusto ricarico: il finanziamento è concesso infatti solo nel caso di immobili facilmente commerciabili e dal valore di mercato significativo, aspetti che saranno certificati da un perito. Infine, il finanziamento solitamente consente l’erogazione di una somma compresa fra il 15% e il 50% del valore dell’immobile.



