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Mortgage credit directive
Mortgage credit directive
La mortgage credit directive (MCD) è una direttiva europea che si occupa di mutui e dei diritti dei consumatori che sottoscrivono questi finanziamenti. Si tratta della direttiva 2014/17/CE, che deve essere applicata all'interno di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, compresa l’Italia. Questo importante atto legislativo dell’UE mira a rafforzare le tutele per i mutuatari, in particolare quelli che hanno sottoscritto un mutuo ipotecario. La sua successiva applicazione in Italia è stata accolta con qualche polemica: vediamo perché e chiariamo tutti i dubbi a riguardo.
La direttiva interviene innanzitutto sul tema dell’estinzione anticipata del mutuo, la possibilità di rimborsare in un’unica soluzione le restanti rate del finanziamento, senza pagare più gli interessi. Un’opportunità vantaggiosa, che alcuni ritenevano fosse a rischio dopo l’entrata in vigore della Mortgage Credit Directive. La norma europea prevede infatti che il mutuatario abbia il diritto ad estinguere in anticipo il mutuo, ma che la banca possa comunque richiedere un giusto indennizzo.
Questa normativa si pone apparentemente in contraddizione con quanto previsto dalla legge Bersani del 2007, che ha facilitato molto la vita di chi ha aperto un mutuo. In materia di estinzione anticipata, infatti, la legge Bersani prevede il divieto per le banche di chiedere il pagamento di una penale al sottoscrittore. La direttiva sembrerebbe invece dire il contrario: c’è forse il rischio di tornare indietro di 10 anni e tornare a pagare una penale sull'estinzione anticipata? La risposta è no: la stessa direttiva infatti offre la possibilità ai governi europei di introdurre misure più favorevoli per i consumatori, proprio come il mancato pagamento della penale.
Un altro punto importante della direttiva MCD è l’intimazione dell’UE alle banche di essere maggiormente tolleranti nei confronti di chi non riesce a pagare alcune rate e quindi di far passare più tempo prima di iniziare qualsiasi azione nei confronti del pagatore insolvente. Inoltre, in caso si giunga alla vendita della casa ipotecata, la Mortgage Credit Directive prevede che non ci siano più debiti residui a carico del pagatore: questo significa che dopo aver ottenuto i proventi della vendita della casa ipotecata, la banca non potrà più rifarsi sul cliente.
La direttiva interviene innanzitutto sul tema dell’estinzione anticipata del mutuo, la possibilità di rimborsare in un’unica soluzione le restanti rate del finanziamento, senza pagare più gli interessi. Un’opportunità vantaggiosa, che alcuni ritenevano fosse a rischio dopo l’entrata in vigore della Mortgage Credit Directive. La norma europea prevede infatti che il mutuatario abbia il diritto ad estinguere in anticipo il mutuo, ma che la banca possa comunque richiedere un giusto indennizzo.
Questa normativa si pone apparentemente in contraddizione con quanto previsto dalla legge Bersani del 2007, che ha facilitato molto la vita di chi ha aperto un mutuo. In materia di estinzione anticipata, infatti, la legge Bersani prevede il divieto per le banche di chiedere il pagamento di una penale al sottoscrittore. La direttiva sembrerebbe invece dire il contrario: c’è forse il rischio di tornare indietro di 10 anni e tornare a pagare una penale sull'estinzione anticipata? La risposta è no: la stessa direttiva infatti offre la possibilità ai governi europei di introdurre misure più favorevoli per i consumatori, proprio come il mancato pagamento della penale.
Un altro punto importante della direttiva MCD è l’intimazione dell’UE alle banche di essere maggiormente tolleranti nei confronti di chi non riesce a pagare alcune rate e quindi di far passare più tempo prima di iniziare qualsiasi azione nei confronti del pagatore insolvente. Inoltre, in caso si giunga alla vendita della casa ipotecata, la Mortgage Credit Directive prevede che non ci siano più debiti residui a carico del pagatore: questo significa che dopo aver ottenuto i proventi della vendita della casa ipotecata, la banca non potrà più rifarsi sul cliente.