Prestiti

Liberatoria finanziamento
La liberatoria di un finanziamento negato è il documento con cui si comunica alla banca di non avere altre richieste di prestito ancora aperte. È normale pensare che, quando si ha bisogno di una certa liquidità, la soluzione migliore sia quella di rivolgersi contemporaneamente a più banche o società finanziarie: in realtà non è così. Anzi, questo comportamento potrebbe ridurre di molto le possibilità di ottenere il finanziamento desiderato. Per scongiurare questo rischio, dopo una qualsiasi richiesta di prestito rifiutato e, quindi, andata male, è sempre consigliabile richiedere una lettera di liberatoria del finanziamento alla banca a cui ci si era rivolti.
La liberatoria di finanziamento negato deve essere redatta ogni volta che si richiede un prestito personale, ma la banca si rifiuta di concedere l’importo desiderato. Tutte le richieste di finanziamento infatti vengono registrate dagli istituti di credito su registri creditizi come il CRIF. Questo registro è conosciuto per lo più perché produce anche la lista dei cattivi pagatori, che le banche consultano nel valutare l’affidabilità creditizia di chiede un prestito. Se si risulta iscritti e quindi cattivi pagatori, le possibilità di ottenere quanto desiderato sono minime.
Registri come il CRIF tuttavia raccolgono anche le richieste di finanziamento e assegnano a ogni procedura un particolare stato, come “Accettata”, quando i prestiti vanno a buon fine, oppure “Rifiutata”. Esiste anche una terza possibilità: quando la nostra operazione compare come “Richiesta”. In questo caso, la banca potrebbe aver rifiutato il prestito senza però modificare la nostra posizione: agli altri istituti di credito sembrerà quindi che abbiamo una procedura di finanziamento ancora aperta e difficilmente si convinceranno a rispondere alle nostre richieste. La liberatoria serve appunto a cancellare la nostra richiesta dal registro.
La liberatoria finanziaria di un prestito rifiutato deve contenere le informazioni anagrafiche riguardanti il richiedente. Il fac simile della liberatoria di un finanziamento negato dovrebbe poi prevedere quanto segue: “con la presente sono a richiedere la liberatoria in merito alla/e richiesta/e effettuata/e con il vostro istituto.” Infine si deve richiedere l’invio dell’originale alla banca a cui si sta effettuando la nuova richiesta e una copia a un nostro indirizzo e-mail. In questo modo avremo completato la richiesta di liberatoria.
La liberatoria di finanziamento negato deve essere redatta ogni volta che si richiede un prestito personale, ma la banca si rifiuta di concedere l’importo desiderato. Tutte le richieste di finanziamento infatti vengono registrate dagli istituti di credito su registri creditizi come il CRIF. Questo registro è conosciuto per lo più perché produce anche la lista dei cattivi pagatori, che le banche consultano nel valutare l’affidabilità creditizia di chiede un prestito. Se si risulta iscritti e quindi cattivi pagatori, le possibilità di ottenere quanto desiderato sono minime.
Registri come il CRIF tuttavia raccolgono anche le richieste di finanziamento e assegnano a ogni procedura un particolare stato, come “Accettata”, quando i prestiti vanno a buon fine, oppure “Rifiutata”. Esiste anche una terza possibilità: quando la nostra operazione compare come “Richiesta”. In questo caso, la banca potrebbe aver rifiutato il prestito senza però modificare la nostra posizione: agli altri istituti di credito sembrerà quindi che abbiamo una procedura di finanziamento ancora aperta e difficilmente si convinceranno a rispondere alle nostre richieste. La liberatoria serve appunto a cancellare la nostra richiesta dal registro.
La liberatoria finanziaria di un prestito rifiutato deve contenere le informazioni anagrafiche riguardanti il richiedente. Il fac simile della liberatoria di un finanziamento negato dovrebbe poi prevedere quanto segue: “con la presente sono a richiedere la liberatoria in merito alla/e richiesta/e effettuata/e con il vostro istituto.” Infine si deve richiedere l’invio dell’originale alla banca a cui si sta effettuando la nuova richiesta e una copia a un nostro indirizzo e-mail. In questo modo avremo completato la richiesta di liberatoria.



