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Interessi usurari Interessi usurari

Interessi usurari

Gli interessi usurari segnalano se i tassi applicati a un finanziamento sono eccessivi e gravano in modo sproporzionato sul cliente. La principale preoccupazione di chi sottoscrive un qualsiasi finanziamento è infatti costituito dall’ammontare degli interessi, che devono essere versati alla banca e vengono calcolati come una percentuale sul capitale ricevuto in prestito. Il tasso di interesse cambia a seconda del livello di rischio che il cliente costituisce per la banca e dalla tipologia di finanziamento, ma l’istituto di credito non può mai spingersi oltre la cosiddetta soglia di usura, un limite fissato dalla legge oltre il quale i tassi sono considerati usurari.

In Italia, la normativa sull’usura stabilisce che sia la Banca d’Italia a definire questa soglia e quindi a stabilire quali tassi costituiscano degli interessi usurari. Questa operazione avviene tramite un controllo che la Banca d’Italia effettua ogni tre mesi su impulso del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo controllo ha come oggetto il tasso effettivo globale medio (TEGM), ossia il tasso annuale medio che le banche applicano per una particolare categoria di operazioni creditizie, ad esempio i mutui. In particolare, ogni anno il Ministero stabilisce la composizione di queste categorie omogenee, verificando alcune caratteristiche dei finanziamenti, come la durata, le garanzie, l’oggetto, i rischi e l’importo del prestito.

La Banca d’Italia provvederà poi a pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale le tabelle di rilevazione per ogni settore del credito, con il relativo TEGM. Altre fonti di pubblicità sono il sito della Banca d’Italia e quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Inoltre, le tabelle devono essere esposte anche nelle sedi aperte al pubblico delle banche e degli intermediari finanziari impegnati nel settore del credito, in modo che i consumatori possano prenderne visione facilmente.

Il TEGM viene calcolato tenendo conto anche delle commissioni e delle remunerazioni bancarie, senza invece considerare imposte e tasse. Una volta rilevato il TEGM di un certo settore, come fa la Banca d’Italia a stabilire quali siano gli interessi usurari? Il calcolo prevede che il TEGM venga aumentato del 25%, pari a un quarto, a cui poi vanno sommati altri quattro punti percentuali. A questo punto, si deve controllare che la differenza fra il risultato ottenuto e il tasso medio applicato al finanziamento non sia superiore agli otto punti: oltre tale soglia, gli interessi saranno considerati troppo gravosi e quindi usurari.