Prestiti
Fondi chiusi
Fondi chiusi
I fondi chiusi sono dei fondi comuni di investimento contraddistinti da un numero fisso di quote di partecipazione. A differenza dei fondi aperti in questo genere di fondi sarà possibile avere diritto al rimborso dei partecipanti solo in date ben precise. Scopriamo ora nello specifico come funzionano i fondi chiusi.
Un fondo chiuso non preclude la possibilità di scambiare le quote dei partecipanti sul mercato ma, a differenza dei fondi aperti, le oscillazioni del loro valore non vanno ad intaccare il patrimonio del fondo in quanto il loro riscatto è predeterminato.
I fondi aperti e chiusi presentano alcune differenze tra loro; ad esempio, un fondo chiuso deve avere una scadenza di lungo periodo (10-15 anni) e deve avere un ammontare in ingresso superiore a quello degli altri fondi. Per via di queste caratteristiche e peculiarità, i fondi chiusi sono la soluzione perfetta per chi volesse investire nel settore immobiliare (in questo caso, si parla infatti di fondi chiusi immobiliari).
I fondi chiusi sono gestiti dalla Società di gestione del risparmio (SGR) che li istituisce. Le Sgr devono avere almeno 1 milione di euro di capitale sociale e, di solito, fanno parte di grossi gruppi finanziari quali assicurazioni e banche.
A vigilare sui fondi chiusi e sulla corretta applicazione delle norme della Sgr sono la Banca d’Italia e la Consob. Esistono però anche alcuni vincoli: il patrimonio del fondo chiuso non può essere investito in beni direttamente o indirettamente ceduti o conferiti da soci, amministratori o direttori generali della Sgr, e tali beni non potranno essere direttamente ceduti a questi soggetti.
Non solo, un fondo chiuso può investire in beni immobili e partecipazioni in società immobiliari in misura non inferiore ai due terzi del valore complessivo del fondo. Il patrimonio dei fondi chiusi deve essere suddiviso in quote dello stesso valore e il numero di quote in possesso di ciascun investitore ne determina anche la percentuale di partecipazione al fondo stesso. In ogni caso, la differenza principale tra fondi aperti e chiusi sta nel fatto che è possibile sottoscrivere le quote dei primi unicamente al momento della promozione iniziale.
Riscattare le quote sarà possibile solo al termine della durata prevista del fondo (o a scadenze predeterminate). Al di fuori delle scadenze prestabilite si potrà acquistare e vendere le quote dei fondi chiusi solo in Borsa.
Un fondo chiuso non preclude la possibilità di scambiare le quote dei partecipanti sul mercato ma, a differenza dei fondi aperti, le oscillazioni del loro valore non vanno ad intaccare il patrimonio del fondo in quanto il loro riscatto è predeterminato.
I fondi aperti e chiusi presentano alcune differenze tra loro; ad esempio, un fondo chiuso deve avere una scadenza di lungo periodo (10-15 anni) e deve avere un ammontare in ingresso superiore a quello degli altri fondi. Per via di queste caratteristiche e peculiarità, i fondi chiusi sono la soluzione perfetta per chi volesse investire nel settore immobiliare (in questo caso, si parla infatti di fondi chiusi immobiliari).
I fondi chiusi sono gestiti dalla Società di gestione del risparmio (SGR) che li istituisce. Le Sgr devono avere almeno 1 milione di euro di capitale sociale e, di solito, fanno parte di grossi gruppi finanziari quali assicurazioni e banche.
A vigilare sui fondi chiusi e sulla corretta applicazione delle norme della Sgr sono la Banca d’Italia e la Consob. Esistono però anche alcuni vincoli: il patrimonio del fondo chiuso non può essere investito in beni direttamente o indirettamente ceduti o conferiti da soci, amministratori o direttori generali della Sgr, e tali beni non potranno essere direttamente ceduti a questi soggetti.
Non solo, un fondo chiuso può investire in beni immobili e partecipazioni in società immobiliari in misura non inferiore ai due terzi del valore complessivo del fondo. Il patrimonio dei fondi chiusi deve essere suddiviso in quote dello stesso valore e il numero di quote in possesso di ciascun investitore ne determina anche la percentuale di partecipazione al fondo stesso. In ogni caso, la differenza principale tra fondi aperti e chiusi sta nel fatto che è possibile sottoscrivere le quote dei primi unicamente al momento della promozione iniziale.
Riscattare le quote sarà possibile solo al termine della durata prevista del fondo (o a scadenze predeterminate). Al di fuori delle scadenze prestabilite si potrà acquistare e vendere le quote dei fondi chiusi solo in Borsa.