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Fondi bilanciati
Fondi bilanciati
I fondi bilanciati sono molto gettonati tra gli investitori soprattutto in un periodo di crisi e incertezze economiche come questo. Si tratta di fondi comuni che investono parte del loro patrimonio in azioni e un’altra parte in obbligazioni. Sono quindi degli investimenti finanziari con diverso profilo di rischio, che consentono l’accesso a mercati azionari e obbligazionari e la creazione di un portafoglio diversificato che avrà una percentuale di rischio molto inferiore rispetto a un fondo puramente azionario.
Sulla base del peso della componente azionaria all’interno dei fondi bilanciati si differenziano diverse categorie. Le percentuali investite in titoli azionari e obbligazionari da parte di un fondo bilanciato variano da fondo a fondo e devono essere specificate nei documenti informativi. A seconda delle necessità dell’investitore, si potrà optare per fondi bilanciati con vocazione più azionaria o per fondi più obbligazionari.
L’obiettivo dei fondi bilanciati è quello di bilanciare la maggior costanza dei rendimenti obbligazionari con la più alta volatilità dei mercati azionari e incrementare il valore del patrimonio. Dovrebbero optare per un fondo bilanciato soprattutto gli investitori che hanno un orizzonte temporale di almeno tre o cinque anni.
I fondi bilanciati presentano un rischio intermedio che è comunque superiore rispetto al rischio dei fondi obbligazionari ma sempre inferiore a quello degli azionari. Tendenzialmente, tanto più sarà alta la componente azionaria, da sempre soggetta alle oscillazioni del mercato, quanto più sarà alto il rischio.
I fondi bilanciati flessibili, invece, sono quei fondi che investono sia in azioni che in obbligazioni e i cui gestori sono sprovvisti di vincoli e sono quindi autorizzati a prendere decisioni sulla base delle fasi del mercato. Questo vuol dire che potranno investire la cifra che riterranno opportuna del proprio portafoglio in azioni in modo del tutto discrezionale.
Riassumendo, quindi, cosa sono i fondi bilanciati, si tratta di strumenti che acquistano sia azioni che obbligazioni in un’ottica di medio o lungo termine. A differenza dei fondi flessibili, quelli bilanciati dovranno avere sempre una quota di capitale di rischio in portafoglio a seconda della tipologia di prodotto scelta. Il lato negativo dei fondi bilanciati è la scarsa trasparenza, in quanto gli investitori non sapranno mai con precisione quante azioni avranno in portafoglio in un preciso momento.
Sulla base del peso della componente azionaria all’interno dei fondi bilanciati si differenziano diverse categorie. Le percentuali investite in titoli azionari e obbligazionari da parte di un fondo bilanciato variano da fondo a fondo e devono essere specificate nei documenti informativi. A seconda delle necessità dell’investitore, si potrà optare per fondi bilanciati con vocazione più azionaria o per fondi più obbligazionari.
L’obiettivo dei fondi bilanciati è quello di bilanciare la maggior costanza dei rendimenti obbligazionari con la più alta volatilità dei mercati azionari e incrementare il valore del patrimonio. Dovrebbero optare per un fondo bilanciato soprattutto gli investitori che hanno un orizzonte temporale di almeno tre o cinque anni.
I fondi bilanciati presentano un rischio intermedio che è comunque superiore rispetto al rischio dei fondi obbligazionari ma sempre inferiore a quello degli azionari. Tendenzialmente, tanto più sarà alta la componente azionaria, da sempre soggetta alle oscillazioni del mercato, quanto più sarà alto il rischio.
I fondi bilanciati flessibili, invece, sono quei fondi che investono sia in azioni che in obbligazioni e i cui gestori sono sprovvisti di vincoli e sono quindi autorizzati a prendere decisioni sulla base delle fasi del mercato. Questo vuol dire che potranno investire la cifra che riterranno opportuna del proprio portafoglio in azioni in modo del tutto discrezionale.
Riassumendo, quindi, cosa sono i fondi bilanciati, si tratta di strumenti che acquistano sia azioni che obbligazioni in un’ottica di medio o lungo termine. A differenza dei fondi flessibili, quelli bilanciati dovranno avere sempre una quota di capitale di rischio in portafoglio a seconda della tipologia di prodotto scelta. Il lato negativo dei fondi bilanciati è la scarsa trasparenza, in quanto gli investitori non sapranno mai con precisione quante azioni avranno in portafoglio in un preciso momento.