Prestiti

Banca d'Italia Banca d'Italia

Banca d'Italia

La Banca d’Italia è la banca centrale italiana, l’istituto che vigila sul mercato bancario e partecipa alla gestione della politica monetaria. Le sue funzioni sono cambiate molto nel corso del tempo: fino al 1980 infatti, l’istituto centrale era strettamente controllato dal Ministero del Tesoro, fino a quando non si è imposta l’idea che la sua indipendenza fosse condizione necessaria per evitare che la politica influenzasse troppo le sue decisioni. I principali cambiamenti sono però avvenuto all’interno del percorso di integrazione europea e la nascita dell’euro.

Oggi infatti la Banca d’Italia è parte integrante dell’Eurosistema, che è composto da tutte le banche centrali dei Paesi UE che hanno adottato la moneta unica. All'interno di questa struttura istituzionale, la Banca partecipa al mantenimento della stabilità dei prezzi, ossia il controllo dell’inflazione, e contribuisce alla decisioni della Banca Centrale Europea, l’istituto centrale europeo che regola l’andamento dell’euro e fissa i tassi di interesse validi per tutta l’Eurozona.

Se dunque la Banca d’Italia (conosciuta anche come Bankitalia) ha perso alcune responsabilità con l’adozione dell’euro, soprattutto per quanto riguarda le decisioni su una politica monetaria autonoma, allo stesso tempo ha visto rilanciare le sue funzioni di controllo sul sistema bancario italiano. La Banca d’Italia è infatti l’organo italiano del Sistema di vigilanza unico europeo sulle banche, che ha il compito di controllare la salute degli istituti di credito, in modo che una loro crisi non si rifletta sull’intero sistema economico e sui consumatori, come è avvenuto invece in passato.

Quali sono dunque le azioni concrete che la Banca d’Italia mette in atto per i cittadini? Fra le sue responsabilità compare ad esempio la pubblicazione delle tabelle del tasso globale medio effettivo (TEGM), che rientra a pieno fra le operazioni di vigilanza bancaria. La Banca infatti controlla periodicamente i tassi di interesse applicati dagli istituti di credito alle principali categorie di finanziamenti, come i prestiti personali, le varie tipologie di mutui o settori più specifici, come le carte revolving. In questo modo, dopo un calcolo che vi abbiamo spiegato in questo approfondimento, la Banca d’Italia stabilisce i tassi di soglia dell’usura, una misura del tasso di interesse medio sopra la quale gli interessi diventano usurai e quindi non consentiti. In questo modo, la Banca d’Italia salvaguardia i risparmi dei cittadini e tutela i consumatori dagli eccessi delle banche.