Prestiti
Cos'è il tasso di usura?
Cos'è il tasso di usura?
Che cos’è il tasso di usura? Come si misura? Chi decide la soglia massima sui mutui di questo indice? Risponderemo a queste domande che probabilmente molti debitori si sono posti, cercando di capire se il proprio prestito sia troppo oneroso. Come è noto, il funzionamento di quasi tutti i finanziamenti (sono esclusi i prestiti infruttiferi) prevede che chi eroga il prestito venga remunerato tramite il riconoscimento di un tasso di interesse, calcolato su base annuale come percentuale sul capitale. Fin qui tutto normale: tuttavia, può capitare che chi ha contratto un prestito possa trovarsi ad essere gravato da tassi eccessivi. Si tratta appunto di tassi usurari, che costituiscono una pratica penalmente rilevante.
Il problema consiste nel certificare con chiarezza se un tasso di interesse elevato sia davvero un esempio di usura o no. In Italia, è compito della Banca d’Italia stabilire la soglia sopra la quale un tasso di interesse diventa sintomo di usura. Tuttavia, questa operazione di calcolo non prevede che la Banca semplicemente individui un certo valore del tasso e lo indichi come illegale: alle spalle di questa scelta c’è un conteggio che considera l’andamento del mercato creditizio in Italia e le evoluzioni dei tassi di interessi.
La misura presa in considerazione dalla Banca d’Italia è il TEGM, tasso effettivo globale medio, da non confondere con il TAEG, tasso annuo effettivo globale, che somma agli interessi le spese accessorie di gestione del finanziamento. Il TEGM calcola gli interessi applicati a operazioni della medesima categoria di credito (ad esempio i mutui) considerando le commissioni bancarie, ma non altre voci di spesa, come tasse e imposte. Questo Tasso viene rilevato dalla Banca d’Italia ogni tre mesi, per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le tabelle che risultano da questa ispezione sono poi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e sui siti web della Banca d’Italia e del MEF.
La Banca d’Italia arriva a individuare che cos’è un tasso usuraio sui mutui, aumentando di un quarto il TEGM rilevato per una certa categoria di prestiti, sommando poi altri quattro punti percentuali. A questo punto, se la differenza fra il TEGM rilevato sul mercato e il risultato finale è superiore agli otto punti percentuali, si è in presenza di un tasso di usura. Sarà poi sempre la Banca d’Italia a vigilare sulle banche, in modo che seguano le sue istruzioni nel calcolo dei tassi e non superino questa soglia. Nel caso però si tema di essere oggetto di un tasso di usura, si può sporgere denuncia presso le autorità competenti.
Il problema consiste nel certificare con chiarezza se un tasso di interesse elevato sia davvero un esempio di usura o no. In Italia, è compito della Banca d’Italia stabilire la soglia sopra la quale un tasso di interesse diventa sintomo di usura. Tuttavia, questa operazione di calcolo non prevede che la Banca semplicemente individui un certo valore del tasso e lo indichi come illegale: alle spalle di questa scelta c’è un conteggio che considera l’andamento del mercato creditizio in Italia e le evoluzioni dei tassi di interessi.
La misura presa in considerazione dalla Banca d’Italia è il TEGM, tasso effettivo globale medio, da non confondere con il TAEG, tasso annuo effettivo globale, che somma agli interessi le spese accessorie di gestione del finanziamento. Il TEGM calcola gli interessi applicati a operazioni della medesima categoria di credito (ad esempio i mutui) considerando le commissioni bancarie, ma non altre voci di spesa, come tasse e imposte. Questo Tasso viene rilevato dalla Banca d’Italia ogni tre mesi, per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le tabelle che risultano da questa ispezione sono poi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e sui siti web della Banca d’Italia e del MEF.
La Banca d’Italia arriva a individuare che cos’è un tasso usuraio sui mutui, aumentando di un quarto il TEGM rilevato per una certa categoria di prestiti, sommando poi altri quattro punti percentuali. A questo punto, se la differenza fra il TEGM rilevato sul mercato e il risultato finale è superiore agli otto punti percentuali, si è in presenza di un tasso di usura. Sarà poi sempre la Banca d’Italia a vigilare sulle banche, in modo che seguano le sue istruzioni nel calcolo dei tassi e non superino questa soglia. Nel caso però si tema di essere oggetto di un tasso di usura, si può sporgere denuncia presso le autorità competenti.