Prestiti
Prestiti tra privati
Prestiti tra privati
L'argomento legato ai prestiti tra privati è molto delicato. Gli unici prestiti tra privati che devono essere presi in considerazione sono quelli gestiti da società autorizzate da Banca d'Italia ad effettuare operazioni finanziarie. Non bisogna illudersi con proposte che promettono prestiti tra privati senza spese.
I boom di questo mercato è nato nel 2008 quando arrivarono in Italia due note piattaforme di social landing: Zopa e Boober attraverso le quali si mettevano in comunicazione domanda ed offerta senza passare da alcuna banca o istituto finanziario.
I funzionamento del prestito tra privati era piuttosto semplice e in questo caso sicuro (sia per chi prestava sia per chi richiedeva denaro).
I prestatori, ovvero coloro che davano la disponibilità a fornire un prestito, una volta iscritti alla piattaforma di social landing, avevano la possibilità di mettere a disposizione alcune cifre di denaro che venivano redistribuite (per minimizzare il rischio) su più richiedenti.
Per chi invece desiderava ricevere un finanziamento da un altro privato, una volta iscritto, veniva valutato dalla piattaforma e inserito all'interno di alcune classi di rischio (sulla base del reddito e della sua precedente storia creditizia).
Più si rientrava in classi di basso rischio, minori erano i tassi, e più era facile ottenere un prestito tra privati.
I prestatori generalmente prediligevano (avendo la possibilità di scegliere a chi prestare il proprio denaro) soggetti a bassa rischiosità.
La piattaforma di gestione del finanziamento percepiva una percentuale sia dal prestatore che dal richiedente che serviva per far fronte a tutte le attività di valutazione dei richiedenti, del recupero crediti, del marketing e doveva generare l'utile per la società.
Queste percentuali erano variabili e generalmente incidevano per l'1% sui prestatori e fino al 2,5% sui richiedenti (calcolata in questo secondo caso sulla base della categoria di rischio).
A partire da metà 2009 entrambe le società sono state bloccate da Banca d'Italia per approfondire alcuni aspetti sulla regolarità finanziaria delle operazioni.
Ad oggi esistono nuove piattaforme in cui è possibile ottenere un prestito tra privati online e, consiglio nostro, vi invitiamo sempre a verificare bene tutte le autorizzazioni, in quanto il servizio è molto comodo e veloce, però bisogna essere sicuri di rivolgersi ad operatori professionali regolarmente autorizzati: spesso si crede di potere ottenere un prestito da privati senza spese, ma vi sono costi nascosti, leggete bene le clausole.
I boom di questo mercato è nato nel 2008 quando arrivarono in Italia due note piattaforme di social landing: Zopa e Boober attraverso le quali si mettevano in comunicazione domanda ed offerta senza passare da alcuna banca o istituto finanziario.
I funzionamento del prestito tra privati era piuttosto semplice e in questo caso sicuro (sia per chi prestava sia per chi richiedeva denaro).
I prestatori, ovvero coloro che davano la disponibilità a fornire un prestito, una volta iscritti alla piattaforma di social landing, avevano la possibilità di mettere a disposizione alcune cifre di denaro che venivano redistribuite (per minimizzare il rischio) su più richiedenti.
Per chi invece desiderava ricevere un finanziamento da un altro privato, una volta iscritto, veniva valutato dalla piattaforma e inserito all'interno di alcune classi di rischio (sulla base del reddito e della sua precedente storia creditizia).
Più si rientrava in classi di basso rischio, minori erano i tassi, e più era facile ottenere un prestito tra privati.
I prestatori generalmente prediligevano (avendo la possibilità di scegliere a chi prestare il proprio denaro) soggetti a bassa rischiosità.
La piattaforma di gestione del finanziamento percepiva una percentuale sia dal prestatore che dal richiedente che serviva per far fronte a tutte le attività di valutazione dei richiedenti, del recupero crediti, del marketing e doveva generare l'utile per la società.
Queste percentuali erano variabili e generalmente incidevano per l'1% sui prestatori e fino al 2,5% sui richiedenti (calcolata in questo secondo caso sulla base della categoria di rischio).
A partire da metà 2009 entrambe le società sono state bloccate da Banca d'Italia per approfondire alcuni aspetti sulla regolarità finanziaria delle operazioni.
Ad oggi esistono nuove piattaforme in cui è possibile ottenere un prestito tra privati online e, consiglio nostro, vi invitiamo sempre a verificare bene tutte le autorizzazioni, in quanto il servizio è molto comodo e veloce, però bisogna essere sicuri di rivolgersi ad operatori professionali regolarmente autorizzati: spesso si crede di potere ottenere un prestito da privati senza spese, ma vi sono costi nascosti, leggete bene le clausole.