Prestiti
Prestiti pluriennali INPDAP
Prestiti pluriennali INPDAP
Avrete sicuramente sentito parlare dei prestiti pluriennali INPDAP, ma non riuscite a trovarne notizie recenti: un problema comune a tutti quelli che si sono interessati negli ultimi anni a questi finanziamenti rivolti ai dipendenti pubblici e ai pensionati ex dipendenti dello Stato. Questa difficoltà nasce dal fatto che l’INPDAP, l’Istituto che gestiva le prestazioni previdenziali e creditizie per dipendenti e pensionati pubblici, è stato assorbito dall’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che oggi fornisce questo genere di finanziamenti. I prestiti pluriennali ex INPDAP sono dunque una forma di credito erogata dall'INPS, che prevede finanziamenti da spalmare su più anni.
Oggi esistono due forme di prestiti pluriennali INPS, come previsto in passato anche dal regolamento INPDAP. La prima categoria sono i prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica, rivolti a tutti gli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, conosciuta anche come Fondo credito. Inoltre, chi ne fa richiesta deve avere alle spalle come minimo 4 anni di anzianità di servizio utile alla pensione e 4 anni di contribuzione al Fondo, oltre che un contratto a tempo indeterminato.
Il prestito dura 5 anni oppure 10 anni e funziona con il meccanismo della cessione del quinto: il rimborso non può superare un quinto di stipendio o pensione mensile e avviene tramite addebito sul conto corrente. Il tasso di interesse nominale è pari allo 3,5% annuo, a cui va aggiunta una spesa di amministrazione dello 0,5% e un contributo al fondo rischi.
Esistono poi i prestiti pluriennali garantiti, che sono espressamente rivolti a chi beneficiava della gestione ex INPDAP: si potrebbe dire che sono ancora prestiti pluriennali INPDAP. Questi finanziamenti, come da regolamento INPDAP, vengono erogati da società finanziarie convenzionate con l’INPS: nuovamente , possono farne richiesti gli iscritti al Fondo credito della Gestione Unitaria e il rimborso avviene tramite il meccanismo della cessione del quinto.
A differenza dei prestiti diretti, i prestiti pluriennali garantiti prevedono che la banca possa fissare un tasso variabile. Aumentano anche i contributi da riconoscere all’INPS: oltre alle spese di amministrazione dello 0,5%, è previsto anche il versamento di un premio compensativo per il rischio di insolvenza pari all’1,5% per i finanziamenti a 5 anni e al 3% o per quelli a 10 anni. I prestiti pluriennali INPDAP si distinguono dunque dal piccolo prestito INPDAP per l’importo ottenibile in prestito e i tempi più lunghi di rimborso.
Oggi esistono due forme di prestiti pluriennali INPS, come previsto in passato anche dal regolamento INPDAP. La prima categoria sono i prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica, rivolti a tutti gli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, conosciuta anche come Fondo credito. Inoltre, chi ne fa richiesta deve avere alle spalle come minimo 4 anni di anzianità di servizio utile alla pensione e 4 anni di contribuzione al Fondo, oltre che un contratto a tempo indeterminato.
Il prestito dura 5 anni oppure 10 anni e funziona con il meccanismo della cessione del quinto: il rimborso non può superare un quinto di stipendio o pensione mensile e avviene tramite addebito sul conto corrente. Il tasso di interesse nominale è pari allo 3,5% annuo, a cui va aggiunta una spesa di amministrazione dello 0,5% e un contributo al fondo rischi.
Esistono poi i prestiti pluriennali garantiti, che sono espressamente rivolti a chi beneficiava della gestione ex INPDAP: si potrebbe dire che sono ancora prestiti pluriennali INPDAP. Questi finanziamenti, come da regolamento INPDAP, vengono erogati da società finanziarie convenzionate con l’INPS: nuovamente , possono farne richiesti gli iscritti al Fondo credito della Gestione Unitaria e il rimborso avviene tramite il meccanismo della cessione del quinto.
A differenza dei prestiti diretti, i prestiti pluriennali garantiti prevedono che la banca possa fissare un tasso variabile. Aumentano anche i contributi da riconoscere all’INPS: oltre alle spese di amministrazione dello 0,5%, è previsto anche il versamento di un premio compensativo per il rischio di insolvenza pari all’1,5% per i finanziamenti a 5 anni e al 3% o per quelli a 10 anni. I prestiti pluriennali INPDAP si distinguono dunque dal piccolo prestito INPDAP per l’importo ottenibile in prestito e i tempi più lunghi di rimborso.