Prestiti

Prestiti INPDAP insegnanti
I prestiti INPDAP per gli insegnanti sono oggi erogati dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che si è preso carico delle prestazioni creditizie erogate agli statali dall’ex-INPDAP, oggi chiuso. Il passaggio di competenze all’INPS implica che oggi gli insegnanti, come tutti gli altri lavoratori del settore pubblico, possano rivolgersi all’Istituto per un finanziamento. Il vantaggio rispetto ai prestiti accessibili sul mercato è costituito spesso da tassi di interesse convenienti e modalità di accesso al credito più snelle, come quella della cessione del quinto.
Questa formula di rimborso delle rate prevede che il pagamento avvenga direttamente tramite una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione, che non può mai superare la soglia di un quinto dell’importo mensile. Questo significa che in ogni momento della durata del prestito, la rata non potrà mai superare il 20% del valore dello stipendio di un insegnante. Il vantaggio di questo meccanismo di calcolo delle rate è che il docente saprà sempre con certezza a quanto ammonterà il pagamento, con la sicurezza che questo sarà sostenibile rispetto alle sue entrate mensili.
L’insegnante che richieda un finanziamento alla gestione ex-INPDAP deve presentare le ultime due buste paga, il modello CUD e una copia di documento d’identità e codice fiscale. Il principale requisito per poter accedere al prestito per dipendenti statali è quello di essere titolari di una cattedra a tempo indeterminato da almeno due anni. Con questa tipologia di prestito, un insegnante può raggiungere un importo anche di 60.000 euro, se le sue garanzie sono solide. A questo proposito, il finanziamento è aperto anche ai docenti che si stiano avvicinando alla soglia dell’età pensionabile.
Come accade per tutti i dipendenti pubblici, anche agli insegnanti l’INPS offre diverse soluzioni di finanziamento. In particolare, i prestiti INPDAP per insegnanti che eroga direttamente l’INPS sono due: il piccolo prestito, che funziona come un tradizionale prestito personale e può durare fino ai 5 anni, e il prestito pluriennale, che invece è un finanziamento finalizzato, ossia richiede che l’importo venga utilizzato per un fine preciso, specificato al momento della firma del contratto.
Questa formula di rimborso delle rate prevede che il pagamento avvenga direttamente tramite una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione, che non può mai superare la soglia di un quinto dell’importo mensile. Questo significa che in ogni momento della durata del prestito, la rata non potrà mai superare il 20% del valore dello stipendio di un insegnante. Il vantaggio di questo meccanismo di calcolo delle rate è che il docente saprà sempre con certezza a quanto ammonterà il pagamento, con la sicurezza che questo sarà sostenibile rispetto alle sue entrate mensili.
L’insegnante che richieda un finanziamento alla gestione ex-INPDAP deve presentare le ultime due buste paga, il modello CUD e una copia di documento d’identità e codice fiscale. Il principale requisito per poter accedere al prestito per dipendenti statali è quello di essere titolari di una cattedra a tempo indeterminato da almeno due anni. Con questa tipologia di prestito, un insegnante può raggiungere un importo anche di 60.000 euro, se le sue garanzie sono solide. A questo proposito, il finanziamento è aperto anche ai docenti che si stiano avvicinando alla soglia dell’età pensionabile.
Come accade per tutti i dipendenti pubblici, anche agli insegnanti l’INPS offre diverse soluzioni di finanziamento. In particolare, i prestiti INPDAP per insegnanti che eroga direttamente l’INPS sono due: il piccolo prestito, che funziona come un tradizionale prestito personale e può durare fino ai 5 anni, e il prestito pluriennale, che invece è un finanziamento finalizzato, ossia richiede che l’importo venga utilizzato per un fine preciso, specificato al momento della firma del contratto.



