Prestiti
Prestiti a Dipendenti Privati
Prestiti a Dipendenti Privati
In questo articolo vedremo quali sono le principali tipologie di prestiti a dipendenti privati, come li si ottiene e quali sono i costi.
I dipendenti di aziende private possono, in linea generale, accedere a prestiti con la cessione del quinto stipendio (e prestito delega) o tramite prestito personale.
CESSIONE DEL QUINTO STIPENDIO PER DIPENDENTI PRIVATI
Le società finanziarie ed enti erogatori valutano la solidità dell'azienda nella quale lavora il richiedente. Gli importi erogati, in tale caso, sono quindi relazionati anche al posto di lavoro. Più grande e solida è l'azienda, più è semplice ottenere il prestito ed importi elevati. Più è piccola l'azienda più si hanno problemi.
Il parametro "grandezza e solidità" dell'azienda incide oltre che sull'importo anche sui tassi del finanziamento, poiché nel caso di piccole realtà salgono le spese accessorie ed assicurative che incidono sul TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
Per le aziende piccole i costi assicurativi salgono notevolmente poiché vi sono maggiori rischi legati al posto di lavoro (in caso di licenziamento l'assicurazione si fa carico del contratto di finanziamento stipulato).
Gli importi massimi erogabili sono in funzione della rata massima che il richiedente può contrarre (pari ad 1/5 dello stipendio netto), del TFR (trattamento di fine rapporto) che è accumulato presso l'azienda (o ente previdenziale), e della dimensione dell'azienda.
Nel calcolare l'importo massimo che può essere restituito nel piano di ammortamento (montante lordo) viene preso in considerazione il TFR nelle seguenti proporzioni:
x6 (sei volte il tfr accumulato) per grosse aziende;
x3 o x4 (3 o 4 volte il tfr accumulato) per medie aziende;
x1 o x2 (2 o 3 volte il tfr accumulato) per le piccole aziende.
Dal montante lordo si ricava (detraendo interessi e spese accessorie) il netto erogato.
Ad esempio nel caso di un prestito a un dipendente privato di una grossa azienda che ha 5 anni di anzianità, uno stipendio di 1000 Euro ed un tfr accumulato di 5.000 Euro il montante lordo assicurabile è pari a 30.000 Euro e la rata massima pari a 200 Euro.
Per cui in una cessione decennale, il massimo restituibile è di 24.000 Euro (rata massima di 200 Euro x 120 Mesi) poichè la rata non supera il massimale assicurabile.
Di qui un netto erogato che sarà di qualche migliaio di euro inferiore.
Se lo stesso richiedente percepisse 2000 Euro ma avesse lo stesso TFR il massimo restituibile sarebbe di 30.000 Euro poichè la rata massima (400 Euro x 120 = 48.000 Euro) supera la soglia dei 30.000 coperti dall'assicurazione.
Verrà quindi proposta una rata più bassa o un periodo di rimborso più ridotto.
Molte piccole aziende (e molto spesso le ditte individuali) non vengono coperte dalle assicurazioni per cui non è possibile ottenere prestiti a dipendenti tramite cessione del quinto stipendio. Sarà quindi necessario valutare la strada del prestito personale.
PRESTITI PERSONALI PER DIPENDENTI PRIVATI
I prestiti personali per dipendenti privati, a differenza della cessione del quinto, vengono concessi solo se il richiedente non risulta protestato o cattivo pagatore (in tal caso, si rimanda all'articolo sui prestiti per cattivi pagatori).
L'importo massimo ottenibile è pari a 31.000 Euro. Spesso, anche nel caso di prestiti personali erogati a dipendenti privati, la società finanziaria valuta la solidità dell'azienda (con parametri che variano da erogatore a erogatore).
Tra i requisiti richiesti per un prestito personale vi è il contratto a tempo indeterminato o, nel caso sia un tempo determinato, il piano di ammortamento, deve finire prima del termine del contratto.
Il richiedente non può essere troppo esposto finanziariamente: nel caso abbia altri prestiti o mutui la rata massima che potrà rimborsare è pari a circa il 30% del reddito netto totale considerando tutti i finanziamenti in corso.
I dipendenti di aziende private possono, in linea generale, accedere a prestiti con la cessione del quinto stipendio (e prestito delega) o tramite prestito personale.
CESSIONE DEL QUINTO STIPENDIO PER DIPENDENTI PRIVATI
Le società finanziarie ed enti erogatori valutano la solidità dell'azienda nella quale lavora il richiedente. Gli importi erogati, in tale caso, sono quindi relazionati anche al posto di lavoro. Più grande e solida è l'azienda, più è semplice ottenere il prestito ed importi elevati. Più è piccola l'azienda più si hanno problemi.
Il parametro "grandezza e solidità" dell'azienda incide oltre che sull'importo anche sui tassi del finanziamento, poiché nel caso di piccole realtà salgono le spese accessorie ed assicurative che incidono sul TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
Per le aziende piccole i costi assicurativi salgono notevolmente poiché vi sono maggiori rischi legati al posto di lavoro (in caso di licenziamento l'assicurazione si fa carico del contratto di finanziamento stipulato).
Gli importi massimi erogabili sono in funzione della rata massima che il richiedente può contrarre (pari ad 1/5 dello stipendio netto), del TFR (trattamento di fine rapporto) che è accumulato presso l'azienda (o ente previdenziale), e della dimensione dell'azienda.
Nel calcolare l'importo massimo che può essere restituito nel piano di ammortamento (montante lordo) viene preso in considerazione il TFR nelle seguenti proporzioni:
x6 (sei volte il tfr accumulato) per grosse aziende;
x3 o x4 (3 o 4 volte il tfr accumulato) per medie aziende;
x1 o x2 (2 o 3 volte il tfr accumulato) per le piccole aziende.
Dal montante lordo si ricava (detraendo interessi e spese accessorie) il netto erogato.
Ad esempio nel caso di un prestito a un dipendente privato di una grossa azienda che ha 5 anni di anzianità, uno stipendio di 1000 Euro ed un tfr accumulato di 5.000 Euro il montante lordo assicurabile è pari a 30.000 Euro e la rata massima pari a 200 Euro.
Per cui in una cessione decennale, il massimo restituibile è di 24.000 Euro (rata massima di 200 Euro x 120 Mesi) poichè la rata non supera il massimale assicurabile.
Di qui un netto erogato che sarà di qualche migliaio di euro inferiore.
Se lo stesso richiedente percepisse 2000 Euro ma avesse lo stesso TFR il massimo restituibile sarebbe di 30.000 Euro poichè la rata massima (400 Euro x 120 = 48.000 Euro) supera la soglia dei 30.000 coperti dall'assicurazione.
Verrà quindi proposta una rata più bassa o un periodo di rimborso più ridotto.
Molte piccole aziende (e molto spesso le ditte individuali) non vengono coperte dalle assicurazioni per cui non è possibile ottenere prestiti a dipendenti tramite cessione del quinto stipendio. Sarà quindi necessario valutare la strada del prestito personale.
PRESTITI PERSONALI PER DIPENDENTI PRIVATI
I prestiti personali per dipendenti privati, a differenza della cessione del quinto, vengono concessi solo se il richiedente non risulta protestato o cattivo pagatore (in tal caso, si rimanda all'articolo sui prestiti per cattivi pagatori).
L'importo massimo ottenibile è pari a 31.000 Euro. Spesso, anche nel caso di prestiti personali erogati a dipendenti privati, la società finanziaria valuta la solidità dell'azienda (con parametri che variano da erogatore a erogatore).
Tra i requisiti richiesti per un prestito personale vi è il contratto a tempo indeterminato o, nel caso sia un tempo determinato, il piano di ammortamento, deve finire prima del termine del contratto.
Il richiedente non può essere troppo esposto finanziariamente: nel caso abbia altri prestiti o mutui la rata massima che potrà rimborsare è pari a circa il 30% del reddito netto totale considerando tutti i finanziamenti in corso.