Prestiti
Prestiti ad artigiani
Prestiti ad artigiani
I prestiti ad artigiani possono aiutare questi lavoratori a finanziare le proprie attività o a fare ricorso a nuove fonti di liquidità. Bisogna distinguere fra i finanziamenti appositamente pensati per le attività artigiane e invece i prestiti personali a cui possono accedere gli artigiani. La distinzione è importante perché cambiano i requisiti e le possibilità di ottenere una somma in prestito.
I prestiti rivolti agli artigiani possono rientrare innanzitutto nella categoria del credito agevolato. Si tratta dei finanziamenti rivolti a specifiche tipologie di persone, che, a causa della loro condizioni personale e di reddito, sono ritenute meritevoli di sostegno da parte delle banche, se non addirittura dallo Stato, che interviene con vari strumenti, come delle garanzie aggiuntive. I gruppi che ricevono una simile attenzione sono ad esempio le imprese e le giovani coppie, anche sotto forma di mutuo.
Simili prestiti finalizzati possono essere rivolti anche agli artigiani, che spesso beneficiano dei prestiti agevolati alle piccole imprese. Questo genere di finanziamenti ha delle finalità ben precise: possono essere richiesti ed utilizzati per la ristrutturazione dei locali in cui opera l’artigiano, come il suo laboratorio, per l'acquisto di nuovi macchinari e lo sviluppo di progetti innovativi, per il rilancio di una sua attività economica già esistente o per l’inaugurazione di una start-up. Queste sono le finalità più diffuse: non esiste infatti un obiettivo specifico perseguito da questi prestiti, dato che la loro regolazione dipende dalle normative nazionali e locali in vigore al momento della richiesta da parte dell’artigiano.
Le agevolazioni possono riguardare vari aspetti del finanziamento: la richiesta di garanzie più leggere (spesso grazie all’intervento pubblico), modalità e tempi di rimborso più flessibili o anche tassi di interesse più vantaggiosi.
L’altra possibilità di credito per gli artigiani è di rivolgersi, come gli altri cittadini, a un prestito personale, non finalizzato esplicitamente al sostegno all’attività artigianale. Le risorse ottenute in prestito possono essere utilizzate a fini personali o professionali. Se i finanziamenti agevolati presentano dei vantaggi che facilitano l’accesso al credito degli artigiani, i prestiti personali invece potrebbero essere più complicati da ottenere. L’artigiano infatti è spesso un lavoratore autonomo che non presenta una propria busta paga, la principale garanzia richiesta da una banca, perché attesta un reddito stabile.
Per sua natura, il lavoro di un artigiano non è però regolare come quello di un lavoratore dipendente. In assenza di busta paga, i prestiti ad artigiani possono essere richiesti presentando l’ultima dichiarazione dei redditi, la visura camerale dell’attività artigianale e, qualora richiesta, la partita IVA (spesso necessaria anche per l’accesso al credito agevolato).
I prestiti rivolti agli artigiani possono rientrare innanzitutto nella categoria del credito agevolato. Si tratta dei finanziamenti rivolti a specifiche tipologie di persone, che, a causa della loro condizioni personale e di reddito, sono ritenute meritevoli di sostegno da parte delle banche, se non addirittura dallo Stato, che interviene con vari strumenti, come delle garanzie aggiuntive. I gruppi che ricevono una simile attenzione sono ad esempio le imprese e le giovani coppie, anche sotto forma di mutuo.
Simili prestiti finalizzati possono essere rivolti anche agli artigiani, che spesso beneficiano dei prestiti agevolati alle piccole imprese. Questo genere di finanziamenti ha delle finalità ben precise: possono essere richiesti ed utilizzati per la ristrutturazione dei locali in cui opera l’artigiano, come il suo laboratorio, per l'acquisto di nuovi macchinari e lo sviluppo di progetti innovativi, per il rilancio di una sua attività economica già esistente o per l’inaugurazione di una start-up. Queste sono le finalità più diffuse: non esiste infatti un obiettivo specifico perseguito da questi prestiti, dato che la loro regolazione dipende dalle normative nazionali e locali in vigore al momento della richiesta da parte dell’artigiano.
Le agevolazioni possono riguardare vari aspetti del finanziamento: la richiesta di garanzie più leggere (spesso grazie all’intervento pubblico), modalità e tempi di rimborso più flessibili o anche tassi di interesse più vantaggiosi.
L’altra possibilità di credito per gli artigiani è di rivolgersi, come gli altri cittadini, a un prestito personale, non finalizzato esplicitamente al sostegno all’attività artigianale. Le risorse ottenute in prestito possono essere utilizzate a fini personali o professionali. Se i finanziamenti agevolati presentano dei vantaggi che facilitano l’accesso al credito degli artigiani, i prestiti personali invece potrebbero essere più complicati da ottenere. L’artigiano infatti è spesso un lavoratore autonomo che non presenta una propria busta paga, la principale garanzia richiesta da una banca, perché attesta un reddito stabile.
Per sua natura, il lavoro di un artigiano non è però regolare come quello di un lavoratore dipendente. In assenza di busta paga, i prestiti ad artigiani possono essere richiesti presentando l’ultima dichiarazione dei redditi, la visura camerale dell’attività artigianale e, qualora richiesta, la partita IVA (spesso necessaria anche per l’accesso al credito agevolato).