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Piccoli prestiti senza busta paga Piccoli prestiti senza busta paga

Piccoli prestiti senza busta paga

La crescita dei piccoli prestiti senza busta paga riflette le difficoltà economiche di molti cittadini e degli istituti bancari tradizionali. Da un lato infatti l’ultimo decennio ha visto crescere il numero di persone che si trovano a dover richiedere un finanziamento senza poter presentare adeguate garanzie. Dall’altro lato, le banche e altri istituti finanziari hanno ulteriormente ristretto i propri criteri con cui stabiliscono chi è meritevole di ricevere credito, rendendo ancora più complicate le possibilità di molti disoccupati o lavoratori saltuari. Per questo motivo sono nate molte società che offrono prestiti dall’entità non eccessiva (solitamente si arriva fino ai 5.000 euro) senza richiedere garanzie troppo pesanti: molti di questi enti operano online.

Questi istituti richiedono comunque una qualche forma i garanzia, sebbene sia inferiore rispetto a quelle che pretendono le banche più consolidate. Una banca, prima di concedere un finanziamento, richiederà una serie di documenti che attestino la situazione personale ed economica del richiedente, in modo da valutarne il livello di rischio per la banca stessa. La situazione finanziaria viene valutata tramite la presentazione delle ultime buste paga, per dimostrare di avere a disposizione un flusso di denaro costante, e della dichiarazione dei redditi o del modello unico/730. Se una persona non può presentare una busta paga recente, difficilmente avrà accesso al credito.

Una delle prime possibilità alternative è quella di ipotecare un immobile. Questo potrebbe convincere l’ente finanziario a concedere il prestito, sapendo che, in caso di insolvenza (ossia se il debitore non dovesse riuscire a restituire quanto ricevuto), potrebbe sempre rivalersi sull’immobile tramite l’ipoteca. Ovviamente, questa garanzia è possibile solo se su quell’abitazione non grava già un’altra ipoteca, ad esempio nel caso si sia utilizzato un mutuo ipotecario per acquistarla. Una soluzione simile, ma di portata minore, è quella di impegnare un bene di valore.

Un’altra possibilità è costituita dalla presentazione di un garante: in questo caso, il contratto che sancisce il finanziamento viene firmato anche da una seconda persona, che si impegna a intervenire con il proprio patrimonio, qualora il primo firmatario non sia nelle condizioni di rimborsare il prestito.

Infine, i piccoli prestiti senza busta paga sono spesso pensati anche direttamente per i giovani disoccupati, che non possono presentare le condizioni richieste per un normale prestito. Nel loro caso, non solo dovrebbero essere disponibili dei finanziamenti, ma potrebbero anche essere previste delle agevolazioni, sotto forma di tassi più vantaggiosi.