Prestiti


Finanziamenti con cambiali
I finanziamenti con cambiali costituiscono una soluzione per coloro che hanno poche possibilità di accedere ad altre forme di prestito, perché considerati cattivi pagatori. L’accesso al credito può diventare un problema, quando il nostro nome è stato segnalato alla Centrale Rischi Finanziari (conosciuta come CRIF), un database che raccoglie tutte le informazioni su quei consumatori che hanno avuto difficoltà nella restituzione di un finanziamento o sono stati dichiarati insolventi. Una volta introdotti in questo database, ottenere un prestito da una banca o altro istituto di credito diventa molto difficile.
Un prestito con cambiali prevede che la restituzione del capitale ottenuto avvenga tramite il pagamento di rate mensili sotto forma di cambiali. Questa forma di finanziamento, a seconda dei casi, può anche garantire un accesso al credito abbastanza rapido, spesso entro i 3 giorni dalla richiesta. Come per qualsiasi altro finanziamento, si dovrà poi negoziare un periodo di restituzione più o meno lungo con la banca (solitamente da 1 a 10 anni) e un tasso di interesse. Questo può essere fisso e non può superare il 16% (nella sua conformazione conosciuta come TAN, tasso annuo nominale, che non tiene conto delle spese accessorie).
Le condizioni di accesso a questo finanziamento variano a seconda della situazione lavorativa e di reddito del richiedente, soprattutto per quanto riguarda le garanzie che saranno richieste dalla banca per erogare il prestito. I lavoratori dipendenti devono obbligatoriamente presentare la propria busta paga, magari accompagnata dal contratto di lavoro, in modo da attestare un reddito stabile che garantisca la possibilità di rimborso del prestito. Una forma di garanzia in più potrebbe essere il TFR.
Come al solito, è più complesso per lavoratori autonomi e professionisti richiedere un prestito: queste categorie devono presentare la dichiarazione dei redditi, che attesti la loro situazione economica, e solitamente sono chiamati a sottoscrivere una polizza assicurativa. Per disoccupati o lavoratori senza busta paga la soluzione potrebbe essere costituita da un immobile di proprietà o la firma di un garante terzo. I finanziamenti con cambiali sono infatti disponibili anche per i cattivi pagatori, ma sono sempre richieste delle garanzie.
Un prestito con cambiali prevede che la restituzione del capitale ottenuto avvenga tramite il pagamento di rate mensili sotto forma di cambiali. Questa forma di finanziamento, a seconda dei casi, può anche garantire un accesso al credito abbastanza rapido, spesso entro i 3 giorni dalla richiesta. Come per qualsiasi altro finanziamento, si dovrà poi negoziare un periodo di restituzione più o meno lungo con la banca (solitamente da 1 a 10 anni) e un tasso di interesse. Questo può essere fisso e non può superare il 16% (nella sua conformazione conosciuta come TAN, tasso annuo nominale, che non tiene conto delle spese accessorie).
Le condizioni di accesso a questo finanziamento variano a seconda della situazione lavorativa e di reddito del richiedente, soprattutto per quanto riguarda le garanzie che saranno richieste dalla banca per erogare il prestito. I lavoratori dipendenti devono obbligatoriamente presentare la propria busta paga, magari accompagnata dal contratto di lavoro, in modo da attestare un reddito stabile che garantisca la possibilità di rimborso del prestito. Una forma di garanzia in più potrebbe essere il TFR.
Come al solito, è più complesso per lavoratori autonomi e professionisti richiedere un prestito: queste categorie devono presentare la dichiarazione dei redditi, che attesti la loro situazione economica, e solitamente sono chiamati a sottoscrivere una polizza assicurativa. Per disoccupati o lavoratori senza busta paga la soluzione potrebbe essere costituita da un immobile di proprietà o la firma di un garante terzo. I finanziamenti con cambiali sono infatti disponibili anche per i cattivi pagatori, ma sono sempre richieste delle garanzie.



