Mutui


Perizia mutuo
La perizia per il mutuo è una delle operazioni necessarie per completare l’erogazione da parte della banca di un finanziamento per l’acquisto di un immobile, un mutuo casa. La banca o l’istituto finanziario che concede il prestito al richiedente deve infatti tutelarsi rispetto al valore e alle condizioni dell’abitazione che sarà acquistata, in modo da non rimetterci in caso di problemi o eventuali irregolarità. Per questo motivo si affida a un perito che deve valutare alcune caratteristiche tecniche dell’immobile, prima di concedere il mutuo.
La perizia immobiliare si compone di quattro momenti, che controllano differenti aspetti dell’immobile. Il primo riguarda l’identificazione dell’immobile oggetto del finanziamento: la perizia prevede che siano raccolti i documenti catastali e che questi siano confrontati con i dati forniti dal richiedente del mutuo, in modo da verificare che non siano state presentate delle informazioni erronee. La seconda fase invece è il calcolo del valore. Questa procedura richiede innanzitutto il calcolo del valore commerciale dell’immobile, quello a cui potrà essere venduto in futuro. Inoltre, si calcola anche il valore cauzionale, che solitamente si aggira intorno al 90% del costo dell’abitazione. Si tratta di una misura utile alla banca in caso di insolvenza del mutuatario: in quel caso, si potrebbe ricorrere all’esproprio e la banca deve aver stabilito un valore da attribuire all’immobile.
La terza fase stabilisce la commerciabilità dell’abitazione: si tratta di un valore differente da quello che in precedenza abbiamo definito come “valore commerciale”. Spesso infatti un’abitazione può avere un valore commerciale notevole, ma allo stesso tempo essere difficilmente vendibile (magari perché lontana da infrastrutture importanti). Infine, la perizia per il mutuo verifica la regolarità edilizia dell’immobile: il perito controlla che la casa rispetti le norme edilizie e, soprattutto, che non siano presenti casi di abuso edilizio.
La perizia ha un costo per chi richiede questo finanziamento, ma rientra nella categoria degli oneri accessori, che sono detraibili nella dichiarazione dei redditi. In particolare, la detrazione scatta in caso di mutuo per la prima casa. Fra questi oneri detraibili rientrano la commissione per le attività di intermediazione nella compravendita, l’imposta di iscrizione dell’ipoteca, le spese notarili e di istruttoria, e infine anche le spese per la perizia del mutuo. La detrazione degli oneri accessori è però valida solo per il primo anno di mutuo.
La perizia immobiliare si compone di quattro momenti, che controllano differenti aspetti dell’immobile. Il primo riguarda l’identificazione dell’immobile oggetto del finanziamento: la perizia prevede che siano raccolti i documenti catastali e che questi siano confrontati con i dati forniti dal richiedente del mutuo, in modo da verificare che non siano state presentate delle informazioni erronee. La seconda fase invece è il calcolo del valore. Questa procedura richiede innanzitutto il calcolo del valore commerciale dell’immobile, quello a cui potrà essere venduto in futuro. Inoltre, si calcola anche il valore cauzionale, che solitamente si aggira intorno al 90% del costo dell’abitazione. Si tratta di una misura utile alla banca in caso di insolvenza del mutuatario: in quel caso, si potrebbe ricorrere all’esproprio e la banca deve aver stabilito un valore da attribuire all’immobile.
La terza fase stabilisce la commerciabilità dell’abitazione: si tratta di un valore differente da quello che in precedenza abbiamo definito come “valore commerciale”. Spesso infatti un’abitazione può avere un valore commerciale notevole, ma allo stesso tempo essere difficilmente vendibile (magari perché lontana da infrastrutture importanti). Infine, la perizia per il mutuo verifica la regolarità edilizia dell’immobile: il perito controlla che la casa rispetti le norme edilizie e, soprattutto, che non siano presenti casi di abuso edilizio.
La perizia ha un costo per chi richiede questo finanziamento, ma rientra nella categoria degli oneri accessori, che sono detraibili nella dichiarazione dei redditi. In particolare, la detrazione scatta in caso di mutuo per la prima casa. Fra questi oneri detraibili rientrano la commissione per le attività di intermediazione nella compravendita, l’imposta di iscrizione dell’ipoteca, le spese notarili e di istruttoria, e infine anche le spese per la perizia del mutuo. La detrazione degli oneri accessori è però valida solo per il primo anno di mutuo.



