Mutui
Mutuo chirografario
Mutuo chirografario
Il mutuo chirografario è una particolare forma di finanziamento per l’acquisto di un immobile che non prevede un’ipoteca, ma la semplice firma del richiedente. Il mutuo ipotecario, al contrario, richiede che il mutuatario, colui che richiede il prestito, accetti di porre un’ipoteca sulla casa che sta acquistando, come forma di garanzia a favore della banca: si parla quindi di garanzia ipotecaria. Questa è una delle forme più diffuse di mutuo, ma non sempre è disponibile o preferibile. Per questo i mutui chirografari possono apparire più vantaggiosi.
Un mutuo chirografario viene erogato in cambio della fornitura di una garanzia personale da parte del richiedente, che viene sancita tramite la firma su un documento scritto. Tramite questa firma, il mutuatario fornisce una garanzia personale circa la restituzione del mutuo. Che cosa significa? In caso di insolvenza del debitore, la banca si rivarrà non sull’immobile, ma sui beni del mutuatario. Solitamente, questa procedura viene eseguita tramite la vendita di questi beni in apposite aste giudiziarie, volte proprio a dirimere queste cause economiche fra mutuatari insolventi e istituti di credito. Nel caso invece il mutuatario sia un’impresa fallita, il passaggio necessario sarà quello della liquidazione.
Date queste caratteristiche, i mutui chirografari costituiscono una categoria particolarmente flessibile di finanziamento per acquisto o ristrutturazione degli immobili. Considerando che il richiedente non fornisce garanzie molto importanti alla banca, l’importo che si può ottenere in prestito chirografario è contenuto e si aggira intorno alle poche decine di migliaia di euro (ad esempio, 30.000 euro). Inoltre, la durata del finanziamento non può essere molto lunga e solitamente arriva fino ai 5 – 6 anni: un aspetto da considerare in vista del calcolo delle rate mensili (più prolungata è la durata del mutuo, più saranno leggere le rate su cui spalmare il rimborso del capitale). Sono invece disponibili mutui chirografari sia a tasso fisso che flessibile.
La breve durata e l’importo contenuto ottenibile non rendono il mutuo chirografario particolarmente adatto all'acquisto di un immobile. Solitamente, dunque, questa forma di prestito viene utilizzata per finanziare lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria degli edifici. Un altro utilizzo abbastanza comune è quello rivolto a sostenere le spese per la manutenzione delle parti comuni dei condomini: in quest’ultima circostanza, l’ipoteca non sarebbe possibile, quindi i finanziamenti chirografari sono l’unica soluzione percorribile.
Un mutuo chirografario viene erogato in cambio della fornitura di una garanzia personale da parte del richiedente, che viene sancita tramite la firma su un documento scritto. Tramite questa firma, il mutuatario fornisce una garanzia personale circa la restituzione del mutuo. Che cosa significa? In caso di insolvenza del debitore, la banca si rivarrà non sull’immobile, ma sui beni del mutuatario. Solitamente, questa procedura viene eseguita tramite la vendita di questi beni in apposite aste giudiziarie, volte proprio a dirimere queste cause economiche fra mutuatari insolventi e istituti di credito. Nel caso invece il mutuatario sia un’impresa fallita, il passaggio necessario sarà quello della liquidazione.
Date queste caratteristiche, i mutui chirografari costituiscono una categoria particolarmente flessibile di finanziamento per acquisto o ristrutturazione degli immobili. Considerando che il richiedente non fornisce garanzie molto importanti alla banca, l’importo che si può ottenere in prestito chirografario è contenuto e si aggira intorno alle poche decine di migliaia di euro (ad esempio, 30.000 euro). Inoltre, la durata del finanziamento non può essere molto lunga e solitamente arriva fino ai 5 – 6 anni: un aspetto da considerare in vista del calcolo delle rate mensili (più prolungata è la durata del mutuo, più saranno leggere le rate su cui spalmare il rimborso del capitale). Sono invece disponibili mutui chirografari sia a tasso fisso che flessibile.
La breve durata e l’importo contenuto ottenibile non rendono il mutuo chirografario particolarmente adatto all'acquisto di un immobile. Solitamente, dunque, questa forma di prestito viene utilizzata per finanziare lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria degli edifici. Un altro utilizzo abbastanza comune è quello rivolto a sostenere le spese per la manutenzione delle parti comuni dei condomini: in quest’ultima circostanza, l’ipoteca non sarebbe possibile, quindi i finanziamenti chirografari sono l’unica soluzione percorribile.