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Mutuo cartolarizzato Mutuo cartolarizzato

Mutuo cartolarizzato

Un mutuo cartolarizzato è un prodotto finanziario che la banca cede a una società intermediaria in cambio dell’emissione di un’obbligazione collegata ad esso. Si tratta di una delle modalità con cui le banche ricercano liquidità sui mercati. Al momento della concessione di un finanziamento, l’istituto di credito si espone a una improvvisa uscita di liquidità che avviene in un’unica soluzione: per ovviare a questo problema e continuare a finanziarie le proprie attività, la banca ricorre alla cartolarizzazione, ossia vende il credito a uno special purpose vehicle (SPV), che a sua volta emetterà dei titoli obbligazionari da collocare sul mercato.

Vediamo ora nello specifico cos'è un mutuo cartolarizzato, come funziona questa procedura con i mutui e che conseguenze ha per il mutuatario. Innanzitutto, è bene sapere che sono proprio i mutui ad essere spesso oggetto di questa operazione finanziaria perché, a differenza di altri finanziamenti, solitamente prevedono delle cifre molto onerose da sborsare, dato che finanziano beni dal grande valore come un immobile. Quindi la banca si espone a una perdita di liquidità notevole, che fra l’altro riceverebbe indietro dal mutuatario in un periodo di tempo molto lungo, data la durata di molti finanziamenti di questo genere.

Quindi, l’istituto di credito può rientrare immediatamente dell’esborso cedendo il credito ad una società intermediaria, che ne farà poi l’utilizzo adeguato sul mercato obbligazionario. Tutto questo che effetti ha sul mutuatario? A livello contrattuale, non cambia nulla. Il rapporto con la banca di chi ha ricevuto il mutuo rimane invariato e le rate previste vanno versate regolarmente. Le rate dunque non devono essere pagate ai nuovi proprietari del credito, che essi siano lo SPV o altri investitori. La banca deve comunque comunicare in forma scritta l’avvenuta cartolarizzazione al proprio cliente.

Dove si potrebbero incontrare alcune difficoltà in più è nel caso di operazioni accessorie sul mutuo, come la surroga o la rinegoziazione del mutuo. Entrambe le operazioni prevedono infatti una modifica delle condizioni del rapporto fra banca e mutuatario, ma dato che il credito ora è detenuto da un terzo, si dovrebbe intervenire anche sull'accordo fra questo e la banca. Solitamente, però, l’accordo non può essere modificato. In Italia comunque, una convenzione fra ABI e Consiglio del Notariato assicura dal 2007 che anche un mutuo cartolarizzato possa prevedere queste azioni di modifica.