Mutui
Cancellazione ipoteca
Cancellazione ipoteca
La cancellazione dell’ipoteca è l’atto con cui questa garanzia viene eliminata dai registri immobiliari, un’operazione differente dall’estinzione. Cancellazione ed estinzione dell’ipoteca sono due atti che spesso vengono confusi dai consumatori, ma che costituiscono due momenti differenti del processo con cui il debitore si libera di questa forma di garanzia. L’ipoteca è infatti lo strumento che le banche richiedono più spesso come garanzia per l’erogazione dei mutui: il caso più comune prevede che sia proprio l’immobile oggetto del mutuo ad essere ipotecato, di modo che se il mutuatario non sarà in grado di rimborsare molte rate, la banca avrà la rassicurazione di potersi rivalere sull'immobile.
L’estinzione dell'ipoteca è dunque la misura con cui si annulla l’ipoteca: che cosa significa? Dopo l’estinzione, l’ipoteca non ha più valore in quanto garanzia del credito ottenuto dalla banca, come un mutuo. Questo atto si verifica ad esempio quando il debitore ha concluso di ripagare il debito: da quel momento, naturalmente, la banca non potrebbe più rivalersi sull'immobile. Altri casi di estinzione dell’ipoteca si verificano quando scadono i termini e le condizioni a cui l’ipoteca era stata siglata o comunque passano 20 anni dalla sua iscrizione nei registri immobiliari senza che il creditori la rinnovi. L’ipoteca si estingue anche quando l’immobile a cui fa riferimento viene distrutto oppure un giudice ne ordina l’espropriazione.
In tutti questi casi, l’estinzione non coincide però con la cancellazione. Per quanto dopo l’avvenuta estinzione l’ipoteca sia di fatto nulla, la cancellazione dell'ipoteca di un mutuo si verifica solamente quando l’atto è stato cancellato dai registri immobiliari. Infatti, uno degli atti per attivare un mutuo è proprio la registrazione dell’ipoteca, tanto da dover pagare anche un’imposta di registro.
La cancellazione dell'ipoteca comporta che l’immobile sia pubblicamente libero da vincoli. Questo può avvenire con modalità automatica e gratuita, in caso di ipoteca volontaria, oppure anche tramite un atto di un notaio. Se invece sull'immobile pende un’ipoteca giudiziale, questa può essere cancellata solo tramite un ordine del giudice, dopo che sia stata inaugurata un’apposita procedura giudiziale.
L’estinzione dell'ipoteca è dunque la misura con cui si annulla l’ipoteca: che cosa significa? Dopo l’estinzione, l’ipoteca non ha più valore in quanto garanzia del credito ottenuto dalla banca, come un mutuo. Questo atto si verifica ad esempio quando il debitore ha concluso di ripagare il debito: da quel momento, naturalmente, la banca non potrebbe più rivalersi sull'immobile. Altri casi di estinzione dell’ipoteca si verificano quando scadono i termini e le condizioni a cui l’ipoteca era stata siglata o comunque passano 20 anni dalla sua iscrizione nei registri immobiliari senza che il creditori la rinnovi. L’ipoteca si estingue anche quando l’immobile a cui fa riferimento viene distrutto oppure un giudice ne ordina l’espropriazione.
In tutti questi casi, l’estinzione non coincide però con la cancellazione. Per quanto dopo l’avvenuta estinzione l’ipoteca sia di fatto nulla, la cancellazione dell'ipoteca di un mutuo si verifica solamente quando l’atto è stato cancellato dai registri immobiliari. Infatti, uno degli atti per attivare un mutuo è proprio la registrazione dell’ipoteca, tanto da dover pagare anche un’imposta di registro.
La cancellazione dell'ipoteca comporta che l’immobile sia pubblicamente libero da vincoli. Questo può avvenire con modalità automatica e gratuita, in caso di ipoteca volontaria, oppure anche tramite un atto di un notaio. Se invece sull'immobile pende un’ipoteca giudiziale, questa può essere cancellata solo tramite un ordine del giudice, dopo che sia stata inaugurata un’apposita procedura giudiziale.