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Anticipo TFR prima casa
L’anticipo del TFR per la prima casa è una delle possibilità a disposizione dei lavoratori dipendenti che richiedono la liquidazione del Trattamento di Fine Rapporto. Come è noto, il TFR è accantonato nel corso degli anni di vita lavorativa e viene erogato dal datore di lavoro al termine del rapporto contrattuale: per questo motivo è conosciuto anche come “buonuscita” o “liquidazione”. Proprio la liquidazione del TFR negli ultimi anni ha conosciuto crescenti interventi normativi, che oggi consentono al lavoratore di scegliere più liberamente sull’utilizzo di questo importo, senza necessariamente aspettare di andare in pensione (questo il caso tradizionale).
La richiesta di anticipo del TFR può essere presentata solo dopo aver raggiunto alcuni requisiti: bisogna aver maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e, nel caso di imprese con almeno 25 dipendenti, non deve averne fatto richiesta più del 10% dei lavoratori nell’anno precedente o il 4% dei dipendenti complessivi. Come è evidente da questi requisiti, la liquidazione del TFR è una possibilità aperta solamente ai lavoratori dipendenti, che comunque possono fare richiesta dell’anticipo una sola volta. In particolare, l’anticipo del TFR per i dipendenti pubblici è una possibilità molto concreta.
L’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa è solamente una delle opzioni a disposizione del lavoratore: la liquidazione anticipata può anche essere richiesta per spese sanitarie di terapie e interventi straordinari, spese durante l’astensione facoltativa per maternità oppure spese durante i congedi per formazione. In ogni caso, tramite l’anticipo non si può ricevere una somma superiore al 70% del TFR accantonato fino a quel momento: al termine del rapporto lavorativo, rimarrà comunque almeno il 30% a disposizione del lavoratore. Questa liquidazione può anche essere richiesta per finanziare l’acquisto della prima casa di un figlio che lavori, di un coniuge con comunione dei beni o per costruire un immobile sul proprio terreno.
Per ottenere l’anticipo del TFR per la prima casa, è necessario presentare i seguenti documenti in allegato alla richiesta:
La richiesta di anticipo del TFR può essere presentata solo dopo aver raggiunto alcuni requisiti: bisogna aver maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e, nel caso di imprese con almeno 25 dipendenti, non deve averne fatto richiesta più del 10% dei lavoratori nell’anno precedente o il 4% dei dipendenti complessivi. Come è evidente da questi requisiti, la liquidazione del TFR è una possibilità aperta solamente ai lavoratori dipendenti, che comunque possono fare richiesta dell’anticipo una sola volta. In particolare, l’anticipo del TFR per i dipendenti pubblici è una possibilità molto concreta.
L’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa è solamente una delle opzioni a disposizione del lavoratore: la liquidazione anticipata può anche essere richiesta per spese sanitarie di terapie e interventi straordinari, spese durante l’astensione facoltativa per maternità oppure spese durante i congedi per formazione. In ogni caso, tramite l’anticipo non si può ricevere una somma superiore al 70% del TFR accantonato fino a quel momento: al termine del rapporto lavorativo, rimarrà comunque almeno il 30% a disposizione del lavoratore. Questa liquidazione può anche essere richiesta per finanziare l’acquisto della prima casa di un figlio che lavori, di un coniuge con comunione dei beni o per costruire un immobile sul proprio terreno.
Per ottenere l’anticipo del TFR per la prima casa, è necessario presentare i seguenti documenti in allegato alla richiesta:
- copia di documento d’identità e codice fiscale;
- questionario fiscale compilato dal datore di lavoro;
- dichiarazione dello stato di servizio del lavoratore da parte dell’azienda;
- copia autentica del rogito, o atto di compravendita;
- copia autentica del compromesso, o preliminare di contratto.



