Mutui

Se non pago il mutuo?
Cosa succede se non pago il mutuo? Una domanda che molti cittadini si sono posti preoccupati, dopo che si è discusso a lungo sulla possibilità del pignoramento della casa, in caso di ritardi eccessivi nel versamento delle rate. Bisogna però fare molta chiarezza su questo argomento, per essere ben informati sui rischi che si corrono ed evitare di diventare cattivi pagatori. Ci sono ad esempio delle norme sui mutui che aiutano chi si trova in difficoltà economica.
L’effetto del ritardo nel pagamento di una singola rata può essere mitigato: se ad esempio ci si rende conto che sul conto corrente su cui vengono addebitati gli importi delle rate non è presente una somma sufficiente a coprire il pagamento, è bene comunicarlo tempestivamente alla banca, preferibilmente recandosi di persona presso la filiale in cui si è sottoscritto il mutuo. In questo modo si potrà forse evitare una delle due conseguenze del mancato versamento: la segnalazione come cattivo pagatore al CRIF. L'altra, gli interessi di mora, non potrà invece essere evitata. Vediamo cosa succede quando non si può pagare il mutuo per la casa.
Se non riesco a pagare il mutuo sulla casa, una delle conseguenze che potrei affrontare è la segnalazione al CRIF, che gestisce un registro in cui sono segnalati i cattivi pagatori. Essere considerati cattivi pagatori avrà delle conseguenze non tanto sul mutuo che si è già sottoscritto, quanto su futuri finanziamenti che potrebbero servire. Chi viene segnalato in questo modo infatti incontra maggiori difficoltà nell’accesso al credito, perché le banche si fideranno meno ad erogare un prestito a qualcuno con una storia creditizia difficile.
La conseguenza più diretta sarà però la richiesta del pagamento degli interessi di mora. Il calcolo di questi interessi prevede che essi aumentino più crescono il ritardo nel pagamento e l’ammontare della rata da versare. Se dunque si deve ritardare il pagamento di una rata rispetto alla data stabilita dal piano di ammortamento, conviene effettuare il più velocemente possibile il versamento tardivo, così che gli interessi di mora non aumentino troppo.
Nel caso però il mutuatario si trovi in condizioni di difficoltà economica per aver perso il posto di lavoro e per questo motivo non sia in grado di pagare le rate del mutuo sulla casa, l’attuale normativa prevede la possibilità della sospensione del mutuo. Con questa operazione, i pagamenti sono sospesi per un certo periodo grazie all’intervento di un Fondo di Solidarietà pubblico (sospensione fino a 18 mesi per mutui non superiori ai 250.000 euro). Per chi perde il lavoro è disponibile anche una sospensione alternativa, per i casi in cui non interviene il Fondo, fino ai 12 mesi.
L’effetto del ritardo nel pagamento di una singola rata può essere mitigato: se ad esempio ci si rende conto che sul conto corrente su cui vengono addebitati gli importi delle rate non è presente una somma sufficiente a coprire il pagamento, è bene comunicarlo tempestivamente alla banca, preferibilmente recandosi di persona presso la filiale in cui si è sottoscritto il mutuo. In questo modo si potrà forse evitare una delle due conseguenze del mancato versamento: la segnalazione come cattivo pagatore al CRIF. L'altra, gli interessi di mora, non potrà invece essere evitata. Vediamo cosa succede quando non si può pagare il mutuo per la casa.
Se non riesco a pagare il mutuo sulla casa, una delle conseguenze che potrei affrontare è la segnalazione al CRIF, che gestisce un registro in cui sono segnalati i cattivi pagatori. Essere considerati cattivi pagatori avrà delle conseguenze non tanto sul mutuo che si è già sottoscritto, quanto su futuri finanziamenti che potrebbero servire. Chi viene segnalato in questo modo infatti incontra maggiori difficoltà nell’accesso al credito, perché le banche si fideranno meno ad erogare un prestito a qualcuno con una storia creditizia difficile.
La conseguenza più diretta sarà però la richiesta del pagamento degli interessi di mora. Il calcolo di questi interessi prevede che essi aumentino più crescono il ritardo nel pagamento e l’ammontare della rata da versare. Se dunque si deve ritardare il pagamento di una rata rispetto alla data stabilita dal piano di ammortamento, conviene effettuare il più velocemente possibile il versamento tardivo, così che gli interessi di mora non aumentino troppo.
Nel caso però il mutuatario si trovi in condizioni di difficoltà economica per aver perso il posto di lavoro e per questo motivo non sia in grado di pagare le rate del mutuo sulla casa, l’attuale normativa prevede la possibilità della sospensione del mutuo. Con questa operazione, i pagamenti sono sospesi per un certo periodo grazie all’intervento di un Fondo di Solidarietà pubblico (sospensione fino a 18 mesi per mutui non superiori ai 250.000 euro). Per chi perde il lavoro è disponibile anche una sospensione alternativa, per i casi in cui non interviene il Fondo, fino ai 12 mesi.



