Mutui
Cos'è il tasso a regime?
Cos'è il tasso a regime?
Volete conoscere che cos’è il tasso a regime dopo aver consultato varie offerte di mutuo? Vi spiegheremo che cosa differenzia questo indice dal tasso di ingresso e come comportarsi con mutui a tasso fisso e variabile per scegliere quello più adatto alle vostre esigenze. Per iniziare, possiamo definire il tasso a regime come quel tasso pagato nel corso del regolare rimborso delle rate, mentre quello di ingresso è solamente quello iniziale.
Confrontare il tasso di ingresso con quello a regime è molto importante per capire la convenienza del mutuo e l’entità dei pagamenti che si dovranno affrontare nel corso del periodo di rimborso. Il tasso di ingresso è quello che solitamente viene pubblicizzato dalle offerte di finanziamento: per attirare nuovi clienti questo indice può essere particolarmente basso, anche limitato all’1%. Questo è il caso tipico di un mutuo a tasso variabile: questa tipologia di finanziamento prevede che gli interessi cambino a seconda delle fluttuazioni di alcuni tassi internazionali, come il tasso BCE o l’Euribor. Il tasso a regime di un mutuo di questo genere sarà quello effettivamente pagato, come risultato dell’indice di riferimento più uno spread. E questo costo sarà molto probabilmente più elevato di quello iniziale.
Diverso il meccanismo di calcolo del mutuo a tasso fisso. In questo caso, il tasso di ingresso e quello a regime coincidono per tutta la durata del finanziamento, garantendo al mutuatario una certa sicurezza (anche se pure in questo caso potrebbero essere possibili promozioni iniziali con tassi di ingresso vantaggiosi). Bisogna però fare attenzione alle clausole contrattuali del mutuo: se si sceglie infatti un mutuo con opzione potrebbero esserci delle sorprese per il mutuatario.
Questa forma di mutuo prevede che gli interessi rimangano invariati per un certo periodo di tempo, ad esempio 3 anni: a quel punto, il mutuatario può scegliere se far scattare l’opzione e passare a un tasso variabile (magari perché dal momento della firma del contratto le condizioni di mercato sono migliorate e i tassi sono diminuiti) oppure rimanere a un tasso fisso. Il tasso a regime però cambierà rispetto a quello di ingresso perché il nuovo tasso fisso sarà stabilito sulla base delle condizioni di mercato attuali e non a quelle al momento dell’inizio del mutuo.
Dunque, in un mutuo con opzione, che cos’è il tasso a regime? Si tratta dell’indice utilizzato dalla banca dopo ogni opzione, sia che il cliente scelga un tasso variabile, sia che opti per un nuovo tasso fisso.
Confrontare il tasso di ingresso con quello a regime è molto importante per capire la convenienza del mutuo e l’entità dei pagamenti che si dovranno affrontare nel corso del periodo di rimborso. Il tasso di ingresso è quello che solitamente viene pubblicizzato dalle offerte di finanziamento: per attirare nuovi clienti questo indice può essere particolarmente basso, anche limitato all’1%. Questo è il caso tipico di un mutuo a tasso variabile: questa tipologia di finanziamento prevede che gli interessi cambino a seconda delle fluttuazioni di alcuni tassi internazionali, come il tasso BCE o l’Euribor. Il tasso a regime di un mutuo di questo genere sarà quello effettivamente pagato, come risultato dell’indice di riferimento più uno spread. E questo costo sarà molto probabilmente più elevato di quello iniziale.
Diverso il meccanismo di calcolo del mutuo a tasso fisso. In questo caso, il tasso di ingresso e quello a regime coincidono per tutta la durata del finanziamento, garantendo al mutuatario una certa sicurezza (anche se pure in questo caso potrebbero essere possibili promozioni iniziali con tassi di ingresso vantaggiosi). Bisogna però fare attenzione alle clausole contrattuali del mutuo: se si sceglie infatti un mutuo con opzione potrebbero esserci delle sorprese per il mutuatario.
Questa forma di mutuo prevede che gli interessi rimangano invariati per un certo periodo di tempo, ad esempio 3 anni: a quel punto, il mutuatario può scegliere se far scattare l’opzione e passare a un tasso variabile (magari perché dal momento della firma del contratto le condizioni di mercato sono migliorate e i tassi sono diminuiti) oppure rimanere a un tasso fisso. Il tasso a regime però cambierà rispetto a quello di ingresso perché il nuovo tasso fisso sarà stabilito sulla base delle condizioni di mercato attuali e non a quelle al momento dell’inizio del mutuo.
Dunque, in un mutuo con opzione, che cos’è il tasso a regime? Si tratta dell’indice utilizzato dalla banca dopo ogni opzione, sia che il cliente scelga un tasso variabile, sia che opti per un nuovo tasso fisso.