Mutui

Mutui ristrutturazione
Anche la ristrutturazione di una casa, oltre che il suo acquisto, può richiedere l’investimento di cifre significative. Se sei in procinto di fare lavori in casa e non disponi della necessaria liquidità, la soluzione migliore è quella di ricorrere ai cosiddetti mutui per la ristrutturazione della casa.
Ma come fare? Come funzionano questi finanziamenti per ristrutturare casa? Quante rate si possono ottenere? Quali sono i costi?
Con questo articolo cercheremo di fornirti tutte le indicazioni utili in maniera chiara e semplice!
Molte banche hanno messo a disposizione dei propri clienti dei mutui appositamente pensati per tale scopo.
I mutui ristrutturazione hanno più o meno le stesse caratteristiche di quelli richiesti per la costruzione di un immobile e pertanto possono essere erogati sia a tasso variabile che a tasso fisso.
Delle differenze si possono riscontrare soprattutto nel tipo di documentazione che la banca potrebbe richiedere in quanto oltre ai documenti di rito, anagrafici e reddituali, la banca avrà l’esigenza di avere a propria disposizione dei documenti che attestino un chiaro preventivo di spesa (che deve essere estremamente dettagliato e contenere tutte le voci di spesa relative ai singoli interventi da mettere in atto) oltre che il progetto edilizio che si intende seguire e una DIA, cioè una Dichiarazione di Inizio Attività o SCIA.
Inoltre, se le ristrutturazioni sono piuttosto importanti (se ad esempio interesseranno le strutture portanti) ci sarà bisogno di presentare il progetto edilizio redatto da un tecnico qualificato oltre ad una concessione edilizia approvata dall’ufficio tecnico del comune dove l’immobile è ubicato.
In questa circostanza, il richiedente del mutuo deve aver già regolarizzato con il comune eventuali spese di contributi per le opere da realizzare. Per il mutuo di ristrutturazione l’istituto di credito erogante può decidere se effettuare il versamento in un’unica tranche oppure, come succede per i mutui di costruzione, secondo il modello di mutuo SAL (Stato di Avanzamento Lavori).
In quest’ultimo caso richiederà delle periodiche perizie tecniche attestanti la variazione del valore dell’immobile legata ai lavori su di esso effettuati; così l’erogazione del mutuo avverrà in tranche periodiche legate proprio alle spese di volta in volta affrontate. Anche in questo caso, l’importo del capitale finanziato non potrà superare l’80% dell’importo della spesa preventivata per le opere di ristrutturazione.
Il richiedente di un mutuo ristrutturazione pertanto deve valutare piuttosto attentamente la convenienza economica nella richiesta di tale mutuo. Infatti, come si sa, i mutui richiedono delle spese di registrazione presso un notaio oltre che l’accensione di un’ipoteca sull'immobile oggetto di mutuo.
Pertanto, se le spese non sono eccessivamente alte, potrebbe essere più conveniente ricorrere ad un normale prestito per la ristrutturazione di immobili che non comporta tali spese aggiuntive. Resta comunque certo il fatto che contraendo tale forma di mutuo agevolato per la ristrutturazione di un immobile adibito a prima abitazione, il mutuatario avrà diritto a tutte le possibili detrazioni e detrazioni fiscali previste dalla legge in materia di mutui sulla prima casa.
Ma come fare? Come funzionano questi finanziamenti per ristrutturare casa? Quante rate si possono ottenere? Quali sono i costi?
Con questo articolo cercheremo di fornirti tutte le indicazioni utili in maniera chiara e semplice!
Molte banche hanno messo a disposizione dei propri clienti dei mutui appositamente pensati per tale scopo.
I mutui ristrutturazione hanno più o meno le stesse caratteristiche di quelli richiesti per la costruzione di un immobile e pertanto possono essere erogati sia a tasso variabile che a tasso fisso.
Delle differenze si possono riscontrare soprattutto nel tipo di documentazione che la banca potrebbe richiedere in quanto oltre ai documenti di rito, anagrafici e reddituali, la banca avrà l’esigenza di avere a propria disposizione dei documenti che attestino un chiaro preventivo di spesa (che deve essere estremamente dettagliato e contenere tutte le voci di spesa relative ai singoli interventi da mettere in atto) oltre che il progetto edilizio che si intende seguire e una DIA, cioè una Dichiarazione di Inizio Attività o SCIA.
Inoltre, se le ristrutturazioni sono piuttosto importanti (se ad esempio interesseranno le strutture portanti) ci sarà bisogno di presentare il progetto edilizio redatto da un tecnico qualificato oltre ad una concessione edilizia approvata dall’ufficio tecnico del comune dove l’immobile è ubicato.
In questa circostanza, il richiedente del mutuo deve aver già regolarizzato con il comune eventuali spese di contributi per le opere da realizzare. Per il mutuo di ristrutturazione l’istituto di credito erogante può decidere se effettuare il versamento in un’unica tranche oppure, come succede per i mutui di costruzione, secondo il modello di mutuo SAL (Stato di Avanzamento Lavori).
In quest’ultimo caso richiederà delle periodiche perizie tecniche attestanti la variazione del valore dell’immobile legata ai lavori su di esso effettuati; così l’erogazione del mutuo avverrà in tranche periodiche legate proprio alle spese di volta in volta affrontate. Anche in questo caso, l’importo del capitale finanziato non potrà superare l’80% dell’importo della spesa preventivata per le opere di ristrutturazione.
Il richiedente di un mutuo ristrutturazione pertanto deve valutare piuttosto attentamente la convenienza economica nella richiesta di tale mutuo. Infatti, come si sa, i mutui richiedono delle spese di registrazione presso un notaio oltre che l’accensione di un’ipoteca sull'immobile oggetto di mutuo.
Pertanto, se le spese non sono eccessivamente alte, potrebbe essere più conveniente ricorrere ad un normale prestito per la ristrutturazione di immobili che non comporta tali spese aggiuntive. Resta comunque certo il fatto che contraendo tale forma di mutuo agevolato per la ristrutturazione di un immobile adibito a prima abitazione, il mutuatario avrà diritto a tutte le possibili detrazioni e detrazioni fiscali previste dalla legge in materia di mutui sulla prima casa.



