Mutui

Mutui Inpdap
I mutui Inpdap sono dei mutui ipotecari a tasso agevolato che l’Inpdap mette a disposizione di dipendenti pubblici, ministeriali e statali, qualora ne facessero richiesta.
I mutui Inpdap vengono elargiti di solito per le operazioni relative all'acquisto di un’immobile che deve costituire, nella forma e nella sostanza, la prima abitazione del richiedente.
La durata di questo tipo di mutuo può essere variabile e andare da un minimo di 10 anni ad un massimo di 30, con cadenze intermedie quinquennali. L’erogazione massima di capitale può essere di 300000 euro.
I beneficiari possono essere esclusivamente i lavoratori dipendenti iscritti a questo ente previdenziale e che abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Inoltre possono avervi accesso anche i pensionati, purché iscritti all’Inpdap da almeno tre anni e purché abbiano scelto di iscriversi alla Gestione Unitaria Autonoma delle prestazioni creditizie, che è un fondo comune al quale l’ente attinge per operazioni di finanziamento di questo tipo.
Per avere diritto a questo tipo di mutuo Inpdap agevolato, il richiedente non deve risultare in alcun modo titolare di qualsiasi altra abitazione su tutto il territorio italiano. L’unica eccezione a questa regola può essere il fatto che il ricevente abbia ricevuto in donazione, per legittima successione, una quota pari o inferiore al 50% di proprietà di un immobile che non sia fruibile come abitazione.
I tassi dei mutui Inpdap sono agevolati e sono stabiliti dal Consiglio di amministrazione dell’Inpdap stesso. I mutui a tasso fisso applicano una percentuale del 3,75% per tutta la durata del mutuo; i mutui a tasso variabile invece applicano una percentuale del 3,50% per il primo anno e successivamente, a partire dalla terza rata, il tasso viene calcolato tenendo conto dell’indice Euribor a sei mesi rilevato il 30 giugno e il 31 dicembre del semestre precedente.
Per il versamento delle rate l’Inpdap ha poi predisposto degli appositi bollettini MAV prestampati che vengono consegnati al mutuatario. Se tali bollettini non dovessero giungere per tempo al mutuatario, egli potrà utilizzare un normale bollettino da compilare, sul quale dovrà però necessariamente indicare i dati di riferimento del mutuo e il periodo di riferimento della rata.
Considerato il gran numero di richieste pervenute annualmente all’Inpdap, l’ente stila una graduatoria degli aventi diritto che viene pubblicata per quindici giorni sul sito dell’Inpdap e presso l’Ufficio Provinciale.
Gli eventuali esclusi possono ricorrere contro tale graduatoria nel mese successivo. La decisione di accogliere o rifiutare tali ricorsi sarà a carico del Direttore Provinciale. Le domande che vengono respinte potranno comunque essere ripresentate nel quadrimestre successivo, senza l’obbligo di fornire nuovamente la documentazione di rito se non si sono verificati cambiamenti significativi nei requisiti sui quali basare la richiesta.
E' inoltre possibile la surroga mutuo con l'Inpdap, passando da un mutuo tradizionale bancario all'Inpdap con un risparmio di interessi (poiché i tassi sono minori).
I mutui Inpdap vengono elargiti di solito per le operazioni relative all'acquisto di un’immobile che deve costituire, nella forma e nella sostanza, la prima abitazione del richiedente.
La durata di questo tipo di mutuo può essere variabile e andare da un minimo di 10 anni ad un massimo di 30, con cadenze intermedie quinquennali. L’erogazione massima di capitale può essere di 300000 euro.
I beneficiari possono essere esclusivamente i lavoratori dipendenti iscritti a questo ente previdenziale e che abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Inoltre possono avervi accesso anche i pensionati, purché iscritti all’Inpdap da almeno tre anni e purché abbiano scelto di iscriversi alla Gestione Unitaria Autonoma delle prestazioni creditizie, che è un fondo comune al quale l’ente attinge per operazioni di finanziamento di questo tipo.
Per avere diritto a questo tipo di mutuo Inpdap agevolato, il richiedente non deve risultare in alcun modo titolare di qualsiasi altra abitazione su tutto il territorio italiano. L’unica eccezione a questa regola può essere il fatto che il ricevente abbia ricevuto in donazione, per legittima successione, una quota pari o inferiore al 50% di proprietà di un immobile che non sia fruibile come abitazione.
I tassi dei mutui Inpdap sono agevolati e sono stabiliti dal Consiglio di amministrazione dell’Inpdap stesso. I mutui a tasso fisso applicano una percentuale del 3,75% per tutta la durata del mutuo; i mutui a tasso variabile invece applicano una percentuale del 3,50% per il primo anno e successivamente, a partire dalla terza rata, il tasso viene calcolato tenendo conto dell’indice Euribor a sei mesi rilevato il 30 giugno e il 31 dicembre del semestre precedente.
Per il versamento delle rate l’Inpdap ha poi predisposto degli appositi bollettini MAV prestampati che vengono consegnati al mutuatario. Se tali bollettini non dovessero giungere per tempo al mutuatario, egli potrà utilizzare un normale bollettino da compilare, sul quale dovrà però necessariamente indicare i dati di riferimento del mutuo e il periodo di riferimento della rata.
Considerato il gran numero di richieste pervenute annualmente all’Inpdap, l’ente stila una graduatoria degli aventi diritto che viene pubblicata per quindici giorni sul sito dell’Inpdap e presso l’Ufficio Provinciale.
Gli eventuali esclusi possono ricorrere contro tale graduatoria nel mese successivo. La decisione di accogliere o rifiutare tali ricorsi sarà a carico del Direttore Provinciale. Le domande che vengono respinte potranno comunque essere ripresentate nel quadrimestre successivo, senza l’obbligo di fornire nuovamente la documentazione di rito se non si sono verificati cambiamenti significativi nei requisiti sui quali basare la richiesta.
E' inoltre possibile la surroga mutuo con l'Inpdap, passando da un mutuo tradizionale bancario all'Inpdap con un risparmio di interessi (poiché i tassi sono minori).



