Info
Testo Unico Bancario
Testo Unico Bancario
Il Testo Unico Bancario è la normativa italiana che regola tutti gli aspetti del credito, a partire dalle attività delle banche, che sono state a lungo i principali soggetti del settore. Oggi il settore creditizio e finanziario è però costituito da una serie di attori differenti dalle banche tradizionali, dalle società finanziarie ai fondi pensione, fino a quei gruppi che offrono servizi di e-banking su internet. Per questo motivo, il TUB, come è conosciuto sotto forma di acronimo il Testo Unico, viene aggiornato costantemente, in modo che la regolazione del settore creditizio rimanga al passo con i tempi, ma sempre raccolta in un unico atto legislativo.
Il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, questo il nome per esteso del documento, era originariamente un decreto legislativo del 1 settembre 1993, n. 385, ed è entrato in vigore a partire dal 1 gennaio 1994. L’obiettivo del legislatore era sostituire la precedente legislazione in materia bancaria, compreso l’importante argomento della vigilanza sull’attività delle banche, semplificando la normativa in un’unica raccolta. La legge introdusse anche delle fondamentali novità nell’operato delle banche, che fino a quel momento erano considerate delle istituzioni pubbliche, mentre con il TUB si decise che avrebbero potuto essere aperte solo come soggetti di diritto privato (ad esempio come società per azioni).
Inoltre, l’approvazione del testo unico in materia bancaria e creditizia si inserì nel progressivo processo di integrazione dell’Italia all’interno del mercato finanziario europeo. Proprio in quegli anni infatti si muovevano i primi passi verso l’adozione dell’euro e il passaggio di competenze dalla Banca d’Italia alla Banca Centrale Europeo. Questo delicato passaggio ha provocato una ridefinizione delle responsabilità della Banca d’Italia, in particolare prevedendo una nuova suddivisione di competenze con la BCE. Il Testo Unico è stato costantemente aggiornato negli anni per far fronte anche a tutte le evoluzioni a livello europeo.
Questo aggiornamento del TUB avviene solitamente tramite nuovi decreti legislativi, come accaduto con il decreto 16 novembre 2015, n. 180. Dato che tutte le disposizioni su un settore così ampio e in rapida evoluzione sono contenute nel medesimo atto legislativo, il TUB è un documento molto corposo, che copre moltissimi argomenti: dall’attività delle banche (servizi erogati, partecipazioni, i casi di banche popolari e cooperative del credito) ad alcune forme particolari di credito (come quello fondiario), dalla vigilanza bancaria alle procedure di amministrazione controllata e liquidazione. Sono poi presenti disposizioni sugli altri soggetti del credito e sui pagamenti elettronici, oltre alle norme sulle trasparenza e il ruolo dei mediatori creditizi.
Sul sito della Banca d’Italia è possibile consultare il Testo Unico Bancario.
Il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, questo il nome per esteso del documento, era originariamente un decreto legislativo del 1 settembre 1993, n. 385, ed è entrato in vigore a partire dal 1 gennaio 1994. L’obiettivo del legislatore era sostituire la precedente legislazione in materia bancaria, compreso l’importante argomento della vigilanza sull’attività delle banche, semplificando la normativa in un’unica raccolta. La legge introdusse anche delle fondamentali novità nell’operato delle banche, che fino a quel momento erano considerate delle istituzioni pubbliche, mentre con il TUB si decise che avrebbero potuto essere aperte solo come soggetti di diritto privato (ad esempio come società per azioni).
Inoltre, l’approvazione del testo unico in materia bancaria e creditizia si inserì nel progressivo processo di integrazione dell’Italia all’interno del mercato finanziario europeo. Proprio in quegli anni infatti si muovevano i primi passi verso l’adozione dell’euro e il passaggio di competenze dalla Banca d’Italia alla Banca Centrale Europeo. Questo delicato passaggio ha provocato una ridefinizione delle responsabilità della Banca d’Italia, in particolare prevedendo una nuova suddivisione di competenze con la BCE. Il Testo Unico è stato costantemente aggiornato negli anni per far fronte anche a tutte le evoluzioni a livello europeo.
Questo aggiornamento del TUB avviene solitamente tramite nuovi decreti legislativi, come accaduto con il decreto 16 novembre 2015, n. 180. Dato che tutte le disposizioni su un settore così ampio e in rapida evoluzione sono contenute nel medesimo atto legislativo, il TUB è un documento molto corposo, che copre moltissimi argomenti: dall’attività delle banche (servizi erogati, partecipazioni, i casi di banche popolari e cooperative del credito) ad alcune forme particolari di credito (come quello fondiario), dalla vigilanza bancaria alle procedure di amministrazione controllata e liquidazione. Sono poi presenti disposizioni sugli altri soggetti del credito e sui pagamenti elettronici, oltre alle norme sulle trasparenza e il ruolo dei mediatori creditizi.
Sul sito della Banca d’Italia è possibile consultare il Testo Unico Bancario.